WomenTechEU, tra le startup a guida femminile più innovative in Europa anche 5 italiane
Ci sono cinque realtà italiane tra le prime 50 startup a guida femminile selezionate dalla Commissione europea nell’ambito del programma europeo WomenTechEU. Il progetto, finanziato nel contesto degli ecosistemi europei dell’innovazione del programma Horizon Europe, assegnerà 75 mila euro a ogni startup selezionata, per stimolarne la crescita.
«Sono molto orgogliosa del successo della prima call del programma WomenTechEU», ha detto Mariya Gabriel, delegata della Commissione europea per la ricerca, la cultura, l’educazione e i giovani. «L’alto numero di application di rilievo conferma quanto le donne nel mondo tech abbiano bisogno di supporto, soprattutto nelle prime, più rischiose fasi del progetto. Ne aiuteremo 50, con finanziamenti, mentoring e opportunità di networking. Nel 2022 puntiamo ad espandere il progetto».
Come detto, sono cinque le realtà italiane selezionate:
Biomimix
Biomimix sviluppa miniature di organi e malattie umane per agevolare lo studio e lo sviluppo dei farmaci. La sua tecnologia proprietaria permette la coltura di cellule umane e l’esecuzione di simulazioni.
ClearBox AI Solutions
ClearBox ha sviluppato una AI Control Room che è in grado di validare la creazione di applicazioni AI, facendo una valutazione dei dati, controllando la robustezza tecnica e la riproducibilità del sistema.
Ecosteer
La Data Ownership Platform di Ecosteer abilita una nuova economia dei dati, decentralizzata, trasparente ed inclusiva, dove i cittadini possono condividere i propri dati con terzi in modo finalmente consapevole ed informato, ed essere ricompensati per questa condivisione.
Emoj
HEGO è una soluzione basata su un set proprietario di algoritmi di motion capture che riesce a riconoscere l’età, il genere la postura e i movimenti di una persona per adattare il luogo di lavoro e il carico al profilo del lavoratore, per prevenire malattie e infortuni.
Splastica
La startup produce una bioplastica biodegradabile composta da molecole estratte dal latte scaduto, attraverso un processo brevettato. La bioplastica mostra una buona durezza e resistenza, a varie temperature e a contatto con cibo, acqua e detergenti.