Voto elettronico in Italia? Eligo presenta la nuova piattaforma
Urne aperte i prossimi 12 e 13 febbraio in Lazio e Lombardia per il rinnovo del consiglio regionale e per eleggere il governatore. Sui siti rispettivi delle due regioni si legge: “Per poter votare, occorre presentarsi al seggio di riferimento muniti di tessera elettorale e di un documento di riconoscimento valido”. E se ci fosse la possibilità di votare comodamente da casa oppure con il proprio smartphone o tablet mentre si è impegnati in altre attività?
La scarsa affluenza alle urne di cui ci si lamenta da tempo potrebbe essere un ricordo del passato. Lo strumento digitale si applica anche a scenari di questo tipo prendendo il nome di iVoting (internet o online voting) e costituisce un mercato in crescita costante già adottato da diversi Paesi nel mondo con notevoli vantaggi sia in termini di costi e sostenibilità sia in termini di allargamento della partecipazione. La piattaforma Eligo, nata nel 2005, è pioniera del voto elettronico e online in Italia. Si tratta di uno strumento digitale cloud e web-based, legale e validato dal tribunale di Roma e dal Garante della Privacy, che permette di creare e gestire qualsiasi tipo di votazione e assemblea deliberativa ed elettiva in forma ibrida, full-remote o presso seggio.
Dalla sua nascita, è stata utilizzata per 45.000 votazioni online in Italia per conto di 3.500 enti pubblici e privati (che ne hanno richiesto l’adozione), con il coinvolgimento di 18 milioni di votanti. Il 7 febbraio scorso è stata presentata a Milano la nuova release della piattaforma: Eligo Next è stata sviluppata dopo oltre un anno di studi, ricerche, interviste e progettazione collaborativa, per meglio rispondere alle molteplici sfide che la gestione di una votazione e un’assemblea con voto comportano. Rinnovati interfaccia e design, Eligo Next punta su una ancora maggiore sicurezza e riservatezza dei dati supportando la crittografia End to End, il che rende pressoché impossibile intercettare e decifrare le preferenze di voto espresse.
Migliorata la user experience: da un’attenta analisi dei bisogni degli utenti e dei cambiamenti nei rispettivi contesti d’azione – soprattutto pre e post pandemia – è stato intrapreso un importante investimento sul miglioramento dell’usabilità di Eligo, rimodellando il processo di voto e di gestione della votazione, in modo che risulti più fluido, semplice e immediato.
«In questi anni abbiamo stravolto il modo in cui le persone sono abituate a votare, contribuendo alla normalizzazione del voto elettronico e online – annuncia la CEO Irene Pugliatti -. Abbiamo creato una soluzione sicura che permettesse a tutti di esprimere il proprio voto, garantendo anonimato e rispetto della privacy. Ma in un periodo di cambiamento rapido e radicale, abbiamo voluto far evolvere anche un prodotto ormai consolidato nella sua nicchia di riferimento».
Uno strumento che non lascia dubbi sulla sostenibilità di questa soluzione: dal confronto tra il vecchio e il nuovo sistema di voto emerge che per una media di 1000 votanti l’iVoting consente un risparmio del 90% dei costi e del 84% dei tempi. Secondo il Global Voting System Market Report (Prospect Research) entro il 2027 il voto online varrà in Europa 285 milioni di euro, con l’Italia che passerà dai 20,52 milioni del 2017 ai 33,23 del 2027. Il nostro Paese si sta allineando alla media europea ma le più virtuose sono attualmente UK e Francia. Per le prossime regionali però utilizzeremo ancora la vecchia tessera cartacea.
Foto: Irene Pugliatti, ceo di Eligo