Startup: il primo report del MISE dopo il lockdown. Manca il dato sugli occupati
Stando ai numeri, non è cambiato molto nell’ecosistema startup rispetto al primo report trimestrale del 2020 pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Ma il documento sul secondo trimestre, con i dati aggiornati al 30 giugno, è comunque la prima fotografia ufficiale del MISE sul mondo dell’innovazione post lockdown. Su Innovation Nation avete già letto i dati incoraggianti degli ultimi mesi: il 58% delle startup ha fatto nuove assunzioni durante i momenti più difficili dell’emergenza sanitaria secondo uno studio di VC Hub Italia e Ey. Ma com’è il quadro generale dopo lo scoppio di una recessione economica forse senza precedenti? Purtroppo manca il dato sugli occupati per fare un ragionamento complessivo sull’ecosistema. Secondo il MISE, in Italia il numero di startup complessive è ancora in aumento: 11.426, in aumento del 2,6% rispetto al primo trimestre 2020.
Da sempre al centro dell’ecosistema delle startup, Milano è la provincia dove ha sede la fetta più grossa delle aziende innovative (quasi il 20%) e la Lombardia resta la regione più popolosa da questo punto di vista (più di 3.100 realtà, oltre il 27% del valore nazionale). Seguono Lazio ed Emilia-Romagna e, subito dopo, il Veneto con 948 startup (8,2%). Se si guarda invece al rapporto tra startup innovative e il totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo, il Trentino-Alto Adige è la regione con la più elevata incidenza: tra tutte, il 5,4% è una startup innovativa.
Negli ultimi mesi l’ecosistema startup è stato comunque colpito dal lockdown e dalla chiusura forzata di numerose attività. Come si legge sul report del MISE, «al momento attuale non sono disponibili i dati sul numero dei dipendenti, ma solo le statistiche relative ai soci. A fine giugno 2020 i soci delle 11.357 startup innovative per cui è disponibile tale dato risultano pari a 53.374». I prossimi report trimestrali del MISE saranno importanti anche per valutare l’effetto del Fondo Nazionale Innovazione: il CDP Venture Capital ha infatti il compito di stimolare e sostenere le capacità di queste giovani aziende, sia dal punto di vista della crescita economia, sia per quanto riguarda il sostegno all’occupazione.