Pneumatici per auto: il futuro è all'insegna dell'innovazione tecnologica

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Il settore degli pneumatici per automotive è in costante evoluzione; la ricerca tecnologica e gli sforzi profusi dalle aziende produttrici, infatti, hanno come obiettivo quello di mettere a disposizione degli utenti coperture sempre più sicure, performanti, affidabili e sostenibili dal punto di vista ambientale. Questa tendenza è tutt’altro che recente, e caratterizza la storia dell’industria delle gomme di ricambio ormai da decenni: basti pensare agli pneumatici ‘4 stagioni’ (“all season”, “all weather” o “multistagionali”), comparsi per la prima volta sul mercato già negli anni Settanta.

Come suggeriscono le varie denominazioni, si tratta di un tipo di copertura ‘ibrido’, nato dall’integrazione di due tecnologie preesistenti (pneumatici estivi ed invernali). Nonostante venga commercializzata da oltre mezzo secolo, però, solo di recente si è imposta all’attenzione degli automobilisti, facendo registrare significative percentuali di crescita nelle vendite, a scapito soprattutto delle gomme estive (che in Italia possono essere utilizzate soltanto per pochi mesi all’anno). Non stupisce come oggi siano largamente disponbili anche online, tramite siti specializzati quali Euroimport Pneumatici che, sfruttando l’espansione dell’e-commerce settoriale, offrono alla platea degli utenti digitali un ampio ventaglio di scelte.

Quali novità per il settore gomme?

L’offerta merceologica da parte dei produttori di pneumatici, però, sembra destinata a mutare molto più rapidamente rispetto al passato: diverse novità radicali potrebbero rivoluzionare, anche a breve termine, la mobilità pubblica e privata.

Già dal prossimo anno, ad esempio, Michelin lancerà il primo modello di pneumatico airless, ovvero ‘senza aria’; presentato nel 2019 come prototipo, il Michelin Uptis “è una soluzione airless assemblata (pneumatico e ruota) per autovetture. Riduce il rischio di pneumatici a terra e altre avarie dovute a perdite d’aria derivanti da forature o altri pericoli stradali“, come spiega il sito ufficiale del costruttore francese. Dal punto di vista tecnico, la soluzione proposta da Michelin è composta da due elementi fondamentali: una copertura flessibile in plastica rinforzata con fibra di vetro (in luogo della tradizionale camera d’aria in gomma) e una struttura portante in alluminio.

Gli pneumatici airless potrebbero garantire svariati vantaggi agli automobilisti (eliminando il rischio di foratura e i problemi legati alla perdita di pressione) e, in aggiunta, avere un notevole impatto ambientale positivo, riducendo la percentuale di gomme che vengono smaltite dopo la foratura o usura irregolare determinata da parziale perdita di pressione.

Il tema della sostenibilità diverrà, prevedibilmente, un aspetto centrale per gli sviluppi futuri dell’industria degli pneumatici (non solo di ricambio). Da tempo, infatti, i produttori sono alla ricerca di soluzioni che consentano, da un lato, di ridurre drasticamente il consumo di materia prima vergine e, dall’altro, recuperare o riciclare le gomme usurate, danneggiate o non più utilizzabili. Lo scorso anno, ad esempio, la Continental aveva annunciato il lancio di uno pneumatico realizzato interamente con plastica PET riciclata, utilizzando circa 40 bottiglie per produrre una singola gomma.

‘Sostenibilità’ implica anche maggior resistenza all’usura. È stato infatti dimostrato che gli pneumatici contribuiscono sensibilmente all’inquinamento atmosferico, rilasciando nell’ambiente micro-particelle per effetto dell’abrasione tra il fondo stradale e la gomma del battistrada.

Anche Goodyear, un altro dei marchi di riferimento per il comparto delle gomme per auto e moto, ha lanciato “il primo pneumatico concept realizzato al 90% con materiali a minor impatto ambientale. Il nuovo pneumatico dimostrativo ha superato i test del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti ed è approvato per utilizzo stradale“, come si legge in una nota stampa pubblicata lo scorso gennaio. Il nuovo pneumatico, che verrà commercializzato entro l’anno, “ha mostrato una minore resistenza al rotolamento rispetto ad pneumatico tradizionale, realizzato con materiali classici. Grazie a questi risultati, il nuovo pneumatico concept di Goodyear ha il potenziale per offrire un maggiore risparmio di carburante e una riduzione delle emissioni“.

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