Life Science, 166 milioni raccolti dalle startup del settore nel primo semestre del 2024

Nel panorama delle startup e PMI innovative in Italia, le imprese del settore life science raccolgono rilevanti investimenti in ricerca e sviluppo: 166 milioni sono stati investiti nel primo semestre 2024, evidenziando un grande potenziale di sviluppo per il futuro. Attualmente, queste startup rappresentano il 10,5% delle imprese innovative italiane, mentre le PMI raggiungono il 14,5%.

Sono dati che emergono dalla seconda edizione del Report LISTUP, che offre una panoramica dettagliata sull’evoluzione di queste imprese dal 2019 al 2024. Il report è stato realizzato da Indicon in collaborazione con Growth Capital, Italian Tech Alliance e InnovUp, e ha visto la partecipazione di partner di prestigio come A4W, Club degli Investitori, Cluster Lombardo – Scienze della Vita e IaB.

Dei 166 milioni di euro investiti nel settore, il comparto Biotech/Pharma ha attratto il 46% degli investimenti, seguito da MedTech con il 41,5%, Digital Health con il 9% e Healthcare Products/Services con il 3,5%.

La Lombardia, in particolare Milano, si conferma il principale polo di sviluppo delle startup Life Science rappresentando il 20% del totale nazionale. La partecipazione femminile è significativa: il 17%, superando la media del 13% degli altri settori.

Dal 2019, le startup innovative Life Science registrate e ancora attive sono 1240, di cui 335 in Lombardia, seguita da Campania e Lazio. Nel primo semestre del 2024 sono nate 139 nuove startup in questo settore, mentre in 51 sono uscite dal registro: il 65% ha perso lo status di startup innovativa, il 25% è stato liquidato e il 10% è diventato PMI innovativa.

Paola Lanati, CEO di Indicon, sottolinea come «le life science rappresentano un settore fondamentale nel Paese, anche per quanto riguarda le aziende innovative: queste startup e PMI innovative rappresentano oltre l’11% del totale negli ultimi 5 anni, e il loro numero è in crescita significativa anche grazie al boost del PNNR. La caratteristica di queste aziende è una forte concentrazione in Regione Lombardia, e una su cinque è basata a Milano. Hanno una prevalenza femminile più alta rispetto agli altri settori di startup, ma una prevalenza giovanile più bassa. Inoltre, il tasso di fallimento è inferiore e il tasso di passaggio da startup a PMI è più alto. Riteniamo che i fondi PNRR alla ricerca biomedica stiano generando un effetto positivo in questo settore che richiede notevoli investimenti e mediamente tempi più lunghi. È fondamentale che i finanziamenti sia pubblici che privati siano non ‘’una tantum’’ ma costanti, in continua crescita e competitivi, perché senza investimenti adeguati e rapidi non saremo mai competitivi a livello globale in ambito lifes science».

Anche Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance, ribadisce che «le imprese Life Sciences sono innanzitutto soggetti capaci di apportare un beneficio alla qualità della vita delle persone, sviluppare la ricerca scientifica, generare nuovi posti di lavoro qualificati e sostenere il consolidamento dell’economia del Paese. Per questo è auspicabile un sempre maggiore impegno da parte delle Istituzioni, che passi attraverso mirati interventi normativi, e dei detentori dei grandi patrimoni, che possano riversare maggiori risorse a un ambito così importante per lo sviluppo economico e sociale del Paese».

Giorgio Ciron, Direttore di InnovUp, ha dichiarato: «Siamo entusiasti di aver contribuito, anche quest’anno, alla pubblicazione dell’Osservatorio Listup, che evidenzia quanto il settore delle startup Life Science sia diventato trainante per l’economia del nostro Paese. I dati emersi quest’anno confermano quanto già si prevedeva nel 2023: in Italia il comparto delle scienze della vita continua a raccogliere rilevanti investimenti in ricerca e sviluppo, oltre a far registrare una crescita esponenziale dell’export e a confermare l’eccellenza del nostro sistema sanitario. In questo contesto risulta sempre più strategica la collaborazione tra le aziende del nostro tessuto industriale attive in questo settore e le startup/PMI innovative, volano di crescita e di creazione di nuovi posti di lavoro sempre più qualificati».

Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital, aggiunge: «Nel primo semestre del 2024, le startup e PMI del settore Life Science hanno raccolto 166 milioni di euro in 24 round di investimento, pari al 90% del totale raccolto nell’intero 2023. Il Med Tech è in forte crescita, con investimenti quintuplicati rispetto all’anno precedente, mentre l’AI continua a guadagnare terreno, presente nel 24% delle startup Life Science, segnando un aumento del 36,7% rispetto al primo semestre 2023».

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