L'IA entra all'università: Pisa e OpenAI aprono nuove frontiere nell’educazione
L’Università di Pisa è la prima in Italia a stringere una collaborazione strategica con OpenAI, con l’obiettivo di esplorare e promuovere l’uso dell’intelligenza artificiale nel campo dell’educazione, della ricerca e nelle attività amministrative.
L’accordo nasce in seguito all’acquisizione da parte dell’ateneo della licenza per ChatGPT Edu, la versione universitaria di ChatGPT lanciata il 30 marzo 2024. Pensato per offrire un uso responsabile dell’IA a studenti, docenti e ricercatori, questo strumento diventerà un elemento chiave per migliorare la didattica e i servizi universitari.
Antonio Cisternino, presidente del Sistema Informatico d’Ateneo spiega che «l’Università di Pisa usa la tecnologia di OpenAI da oltre un anno per offrire servizi all’avanguardia alla propria comunità ed è tempo di approfondire questa proficua relazione. Per questo abbiamo deciso di entrare nel programma dedicato alle Università e di essere tra i primi al mondo a sperimentare come le tecnologie ChatGPT Edu possano essere impiegate nelle attività didattiche e di ricerca, insieme ad altri importanti atenei internazionali come Harvard e Oxford»
Il passo successivo di questa partnership si è concretizzato durante il primo evento mondiale di OpenAI dedicato all’educazione, dove rappresentanti delle università di tutto il mondo hanno discusso delle potenzialità dell’IA nell’insegnamento. «Questo ci permetterà di provare in anteprima i nuovi prodotti rilasciati da OpenAI, come è avvenuto per Canvas, e di essere all’avanguardia in un settore della ricerca che è in continua espansione» sottolinea Cisternino.
Leah Belsky, General Manager per l’Educazione presso OpenAI, ha espresso entusiasmo per l’iniziativa: «Attraverso ChatGPT Edu, Pisa non solo sta migliorando le esperienze di apprendimento personalizzato per gli studenti, ma sta anche aprendo la strada a una ricerca innovativa guidata dall’IA in operazioni amministrative più efficienti. Questa collaborazione segna un entusiasmante passo avanti nell’utilizzo del potenziale dell’IA per l’istruzione superiore».
L’Università di Pisa collabora con OpenAI già dal marzo 2023, quando ha lanciato il progetto open-source Oraculum/Sibylla, un sistema di gestione della conoscenza che utilizza ChatGPT per creare chatbot in grado di fornire informazioni precise su normative e procedure universitarie in più lingue. Tra i vari programmi promossi dall’ateneo spicca il GoodAI-Labs, un laboratorio multidisciplinare dedicato allo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale etici, trasparenti e sicuri. Nato nell’ambito del progetto FAIR, finanziato dal PNRR, il laboratorio è coordinato dall’Università di Pisa, che guida anche il sotto-progetto Human-Centred AI, volto a promuovere un uso responsabile dell’IA centrato sull’essere umano.