Le 7 startup più innovative nel Foodtech italiano

Il report sulle startup Foodtech realizzato da Eatable Adventures per l’anno 2023 evidenzia come il settore agroalimentare italiano stia vivendo un periodo di intensa crescita e innovazione, confermandosi uno dei punti cardine del mercato nazionale.

Sono 4 milioni i lavoratori attivi, più di un milione le aziende impegnate in diversi ambiti del settore, 65 i miliardi di euro in valore assoluto generati e 167 i milioni investiti, di cui il 75% destinati a startup. Non è da meno la competitività a livello internazionale con un terzo posto nella classifica europea del valore aggiunto in economia.

Eatable Adventures ha inoltre contribuito alla realizzazione del programma FoodSeed, acceleratore Foodtech della rete nazionale di CDP Venture Capital Sgr, e ha lanciato il Verona Agrifood Innovation Hub incentrato sull’open innovation per supportare la crescita e l’innovazione nel settore.

Le startup analizzate risultano essere ben 341, di cui più del 30% in Lombardia, con una distribuzione che tende a premiare principalmente il nord e il centro Italia, grazie soprattutto alla disponibilità di infrastrutture e supporti finanziari e governativi. Altri elementi degni di nota evidenziati sono stati l’identikit dei fondatori, che vedono nel 32% dei casi una donna e una solida maturità tecnologica con l’IA e il Machine Learning che spiccano tra le tecnologie più utilizzate. Suddividendo le startup in macrocategorie, al primo posto si trova la Produzione e Trasformazione Alimentare (36%), seguita da Agritech (22.3%), Restaurant Tech e Delivery (22%), Retail e Distribuzione (19,7%).

Sono sette le startup che, presentando delle soluzioni innovative alle sfide del mercato globale, sono riuscite a distinguersi in questo ricco ecosistema.

Le startup

Agreen Biosolutions. Si occupa di agricoltura sostenibile lavorando all’applicabilità degli oli ozonizzati per la nutrizione e protezione delle colture confermandone, tramite test in laboratorio e sul campo, l’efficacia nei prodotti che entreranno nel mercato nel corso del 2024. Questo risultato offre una valida alternativa agli agenti chimici.

AgreeNet. Specializzata nella produzione di biomateriali per la conservazione e il packaging di alimenti freschi. Ha realizzato il bollino PiFresc, un biopolimero che applicato sulla frutta fresca ne aumenta lo shelf-life, ossia la durata del prodotto prima che inizi a degradarsi, contribuendo a ridurre lo sviluppo di microorganismi.

Foreverland. Startup foodtech che ha sviluppato Freecao, un ingrediente derivato dalla carruba, che offre un’alternativa sostenibile al cacao tradizionale, riducendo l’impatto ambientale e i rischi di allergie.

Hypesound. Operante nel campo della fermentazione, ha creato So’ Sweep, una tecnologia che utilizza onde sonore a bassa frequenza per migliorare la fermentazione dei microorganismi, aumentando la produttività fino al +300% e migliorandone la purezza. Un risultato fondamentale per un settore che prevede un biomanufactoring, vale a dire il processo industriale che utilizza organismi viventi, come batteri o lieviti, per produrre materiali biologici, con una necessità produttiva che, entro il 2030, sarà di 10 miliardi di litri, rispetto ai 60 milioni attuali.

Regrowth. Fornisce soluzioni di Precision Livestock Farming (PLF) attraverso il sistema IoT (Internet of Things) L.E.A.F. (Livestock Environmental Analysis Framework), che utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare in tempo reale il benessere del bestiame e ottimizzare la gestione degli allevamenti.

Soonapse. Una IT company dedicata a realizzare soluzioni predittive per la gestione dello stress idrico e l’irrigazione, utilizzando una combinazione di AI e IoT per migliorare la qualità delle colture, attraverso il loro prodotto Ploovium®.

Trusty. Piattaforma basata su blockchain per la tracciabilità e la trasparenza nel settore agroalimentare; con già 70 aziende italiane presenti, viene usata per monitorare la filiera del cacao e del caffè, promuovendo scambi responsabili oltre che a offrire possibilità di microfinanziamento.

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