Lanciato il SAFE 2.0, strumento per accelerare gli investimenti nelle startup italiane
Il 3 ottobre è stata lanciata la versione italiana 2.0 del SAFE (Subscription Agreement for Future Equity), uno strumento utilizzato per investimenti pre-seed e seed nelle startup.
Il SAFE consente ai fondatori di raccogliere capitali posticipando la valutazione della startup ad una fase più matura e rinviando l’ingresso dell’investitore nella compagine sociale della startup al verificarsi di un successivo round di investimento qualificato.
Il nuovo modello SAFE nasce dalla collaborazione tra Italian Tech Alliance, Growth Capital e diversi studi legali, tra cui Bird & Bird, BonelliErede, Chiomenti, Curtis Mallet-Prevost, Di Tanno Associati, DLA Piper, LCA Studio Legale, Pavia e Ansaldo, Portolano Cavallo e Withers.
Questa iniziativa vede un’ampia collaborazione di studi legali italiani, investitori e founder, che ha portato alla nascita di uno strumento in grado di accelerare il processo di investimento per favorire sia la crescita dell’ecosistema italiano del venture capital sia per renderlo più attraente per gli operatori esteri.
Il SAFE 2.0 è stato presentato durante un evento tenutosi presso Le Village by Crédit Agricole a Milano. Tra i partecipanti c’erano Francesco Cerruti (Direttore Generale di Italian Tech Alliance), Fabio Mondini de Focatiis (Founding Partner di Growth Capital), Antonia Verna (Portolano Cavallo), Sergio Anania (Withers), Giancarlo Rocchietti (Club degli Investitori) e Filippo Galanti (Divinea).
Il nuovo modello sarà disponibile per il download sui siti di Italian Tech Alliance, Growth Capital e degli studi legali coinvolti nel progetto. Essendo progettato per essere facile da utilizzare, prevede solo la definizione di alcuni parametri chiave: sconto, cap, data di scadenza, valutazione a scadenza e caratteristiche del round di conversione. Una volta concordati questi elementi, le parti possono compilare, firmare e procedere con l’investimento.
Il SAFE 2.0 rappresenta, dunque, un’opportunità significativa per favorire gli investimenti in startup italiane, garantendo una procedura semplice e flessibile che rende il processo più accessibile per i founder e più sicuro per gli investitori.