La Lombardia punta sull’intelligenza artificiale: il 43% delle aziende la sta già utilizzando

La ricerca di The Innovation Group “Lombardia al futuro – La trasformazione digitale e la spinta propulsiva dell’AI” ha descritto e raccontato lo stato dei processi di trasformazione digitale del territorio lombardo, con un particolare focus verso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sia nelle aziende che negli enti locali.

La Lombardia – in particolare tra Milano e dintorni -, secondo i dati raccolti da Data Center Map, gode della maggiore concentrazione di data center per un totale di 57 a gennaio 2025. Questi data center, fondamentali per sostenere la crescente domanda di capacità di calcolo, comportano ingenti investimenti da parte dei principali attori globali, con benefici tangibili per il territorio. Tuttavia, è essenziale affrontare tematiche come il consumo energetico e l’occupazione del suolo, che necessitano di una regolamentazione a livello sia locale che centrale.

Per approfondire il tema relativo all’intelligenza artificiale – e sulle prospettive future annesse -, è stata svolta un’indagine su un campione di 102 aziende lombarde con almeno 20 dipendenti. Sulla base di questa si evince che il 43% delle aziende dichiara di utilizzare uno o più strumenti di intelligenza artificiale (quella generativa la più utilizzata per il 34% delle aziende), mentre l’8% dichiara già un utilizzo avanzato e consolidato. Gli ambiti lavorativi nei quali l’AI è più comune sono l’area comunicazione e marketing (39% delle aziende), l’area dello sviluppo software e IT (32%) e della sicurezza informatica (30%). Inoltre, 1 azienda su 4 ha dichiarato di star investendo o di investire entro il 2025 nello sviluppo e nella formazione dell’intelligenza artificiale.

Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, ha dichiarato in merito: “La digitalizzazione è un passaggio fondamentale per consentire alla nostra regione di restare competitiva. Stiamo facendo un lavoro importante in modo che anche nella pubblica amministrazione si raggiungano, come nel privato, livelli elevati di digitalizzazione. Per quanto riguarda la sanità pubblica va rivista nella sua organizzazione, favorendo una maggiore vicinanza dei servizi ai cittadini, grazie anche alla telemedicina che ci può consentire, analizzando meglio i dati disponibili, di svolgere campagne preventive maggiormente efficaci. E, in questo ambito, l’intelligenza artificiale darà un grande contributo. Infine, stiamo ottenendo delle buone risposte dalla cybersecurity, che ci ha permesso di respingere tutti gli ultimi attacchi informatici che sono stati numerosi”.

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