Italian Patents Competition, 250mila euro per lifescience e digital

issnafUn premio di 250mila euro per progetti sviluppati sulla base di brevetti registrati in Italia e rivolti in particolare ai settori delle lifescience e del digital. È quello messo in palio da Italian Patents Competition, il nuovo bando promosso dal fondo di venture capital Innogest in collaborazione con Deloitte e con la Direzione Generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello sviluppo economico.

Il bando è pubblicato all’indirizzo http://www.innogest.it/patents-competition e le iscrizioni resteranno aperte fino al 22 gennaio 2018. In febbraio saranno annunciati i progetti finalisti, che si contenderanno la posta in palio di fronte a una giuria composta da esperti di settore, imprenditori e specialisti di protezione della proprietà intellettuale. L’evento conclusivo, con i pitch dei finalisti e la proclamazione del vincitore, si terrà il 23 febbraio 2018 a Milano alla Greenhouse, lo spazio di Deloitte dedicato all’innovazione.

Al concorso sono ammesse sia le persone fisiche – anche in forma congiunta, per esempio nel caso di gruppi di ricerca – che le imprese già costituite in forma di società di capitali, a patto che abbiano sede legale e operativa in Italia. Il progetto deve essere basato sulla valorizzazione economica di un brevetto già registrato oppure in via di registrazione, nel caso in cui l’European Patent Office abbia già rilasciato il rapporto di ricerca e lo stesso sia giudicato non negativo.

«Con l’Italian Patents Competition desideriamo promuovere le eccellenze della ricerca made in Italy e valorizzarle in una dimensione internazionale» afferma Claudio Giuliano, managing partner di Innogest. Aggiunge Andrea Poggi, Innovation Leader Deloitte Central Mediterranean: «Con la collaborazione all’Italian Patents Competition, Deloitte mette a servizio del sistema paese il suo impegno verso l’innovazione, una sfida che non può prescindere dalla valorizzazione delle eccellenze italiane nella ricerca».

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