Fondo da 200 milioni per startup: dal 7 gennaio online il portale di CDP Venture Capital
Sarà un avvio di 2021 ricco di novità per l’ecosistema dell’innovazione italiano. Dal 7 gennaio, infatti, andrà online il portale dedicato al fondo da 200 milioni di euro stanziato dal Ministero dello Sviluppo economico a favore di startup e PMI innovative. A gestire la macchina sarà CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione, che offrirà così uno strumento in grado di migliorare il network e rafforzare il raccordo tra gli operatori dell’ecosistema del Venture Capital italiano. Grazie alla nuova piattaforma gli investitori qualificati e regolamentati che operano sul territorio potranno segnalare le startup e le PMI innovative in cui stanno per investire o hanno investito negli ultimi mesi.
In un anno complesso per le aziende, il Fondo Nazionale Innovazione si è guadagnato un ruolo chiave come attore pubblico nel sostegno a startup e PMI innovative. Come si legge sul sito ufficiale che annuncia il lancio del portale, «i finanziamenti saranno realizzati in matching con gli investitori accreditati. Il capitale investito da CDP Venture Capital Sgr attraverso il Fondo ammonterà ad un massimo di 4 volte il valore di quanto da essi investito, nel limite complessivo di 1 milione di euro per singola startup o PMI investita. Gli investimenti, realizzati attraverso lo strumento finanziario del convertendo, saranno rivolti a startup e PMI innovative che stiano effettuando round di investimento o che l’abbiano già effettuato, attraverso la mediazione degli investitori qualificati o regolamentati».
Il Fondo Nazionale Innovazione punta a fare del Venture Capital un asset portante dello sviluppo economico del paese. Nel corso del 2020 sono stati annunciati e attivati diversi fondi a sostegno dell’ecosistema. Molta attenzione è stata data al Mezzogiorno, dove gli investimenti rappresentano la chiave per cambiare marcia e permettere lo sviluppo di distretti e territori. Per quanto riguarda il fondo da 200 milioni, le startup e le PMI destinatarie del fondo dovranno avere sede legale in Italia e svolgere in Italia le loro attività e i programmi di sviluppo futuri.