Essilor Luxottica lancia a Las Vegas gli occhiali che aiutano a sentire meglio (senza vergognarsi)
Al mondo sono più di un miliardo e mezzo le persone che hanno problemi di udito. «Solo» quattrocentomila quelle per le quali il disturbo è così serio da creare problemi relazionali tanto gravi da far ricorso ad apparecchi acustici. Gli altri, finché possono, si arrangiano. Un miliardo di utenti che Essilor Luxottica vuole aiutare a sentire meglio con… un paio di occhiali.
Spiazzante e rivoluzionaria l’idea che il gigante veneto dell’occhialeria ha scelto per sbarcare al Consumer Electronic Show di Las Vegas, il tempio della tecnologia a livello mondiale. Una rilettura del concetto, ormai decennale, e più volte fallito e rinato (una sorta di araba fenice della tecnologia) degli smart glasses e che il gruppo già cavalca con i RayBan-Meta. Ma questa volta gli occhiali «smart» non amplificano la vista, non portano nel metaverso e non indicano in sovraimpressione la strada da imboccare. Aiutano invece a risolvere un difetto di un altro senso, l’udito.
Abbiamo provato i Nuance Audio (questo il brand, nato dal nome della startup israeliana con la quale Essilor Luxottica ha sviluppato il prodotto) in anteprima con l’accompagnamento di Andrea Pastro, head of product super audio del gruppo. «Come Leonardo Del Vecchio ha reso popolare e di moda gli occhiali, una cosa della quale le persone una volta si vergognavano, così ora vogliamo aiutare le persone a sentirsi meglio, soprattutto in contesti sociali, anche se sentono poco», spiega Pastro.
Gli occhiali, molto leggeri, sono dotati nelle stanghette di due speaker che amplificano l’audio della persona che stiamo guardando, aiutandoci a focalizzare l’attenzione e capire meglio le parole in un contesto affollato. La calibrazione avviene molto rapidamente. L’effetto, in un contesto fieristico, ma sicuramente anche in situazioni più semplici come un ristorante, è netto. Dieci ora al momento la durata della batteria (che si ricarica wireless su un’apposita charging station), ma la durata dipenderà molto dall’uso che se ne farà: più rumoroso è il contesto maggiore sarà il consumo del sistema. Si punta a portare la durata a 24 ore per il lancio sul mercato statunitense che avverrà nella seconda parte del 2024. Per lo sbarco in Europa bisognerà attendere il 2025 con tutte le autorizzazioni sanitarie del caso. La produzione sarà in Cina, con un plant dedicato, la distribuzione aperta.
(Lu.B.)