Dispositivi biomedicali, Global Biomedical Service lancia la servitizzazione
È slittato di due anni il piano di ammodernamento tecnologico degli ospedali italiani: un progetto che vale 1,19 miliardi di euro per sostituire oltre 3mila apparecchiature sanitarie che hanno oltre cinque anni di “anzianità”. È uno dei risultati della revisione del Pnrr richiesta dall’Italia all’Unione Europea, che ha come corollario una moratoria, di fatto, degli acquisti di apparecchiature diagnostiche nelle strutture pubbliche fino al 2026.
In risposta a questa situazione di stallo, la società Global Biomedical Service Srl ha introdotto il concetto di servitizzazione: sarà la prima società in Italia a trasformare un bene, come risonanze magnetiche e TC, in un servizio nell’ambito della sanità pubblica e privata. In collaborazione con Cross Hub, una società di consulenza direzionale e operativa che supporta il top management, ha recentemente siglato una partnership strategica con Paradigmix Srl e Phoenix Italia Srl, il cui obiettivo è introdurre il modello EaaS (Equipment as a Service) per i dispositivi biomedicali connessi.
Questa iniziativa ha dato il via alla prima operazione di finanza alternativa e monitoraggio dei Rischi e della Performance dei contratti di servizio nel settore dei sistemi elettromedicali ad Alta Tecnologia interconnessi. L’operazione è supportata da un piano sostanziale di ordini di fornitura di contratti di servizio per tali macchinari che mira a sostenere l’emissione di un bond digitale rivolto agli investitori istituzionali. Questo processo avviene attraverso la piattaforma 2mee2biz.com di Migliora Srl, autorizzata da Banca d’Italia e Consob con la delibera n.22950 del 20 dicembre 2023, per offrire servizi di reperimento di equity e debito tramite una piattaforma innovativa di club deal crowdfunding. La piattaforma consente anche l’accesso a strumenti finanziari partecipativi (SFP) e Minibond.
“Il progetto attuato insieme con Global Biomedical Service rappresenta la prima operazione di finanza alternativa di questo genere in Europa, grazie alla Partnership strategica con Paradigmix, Phoenix Italia e l’adozione della piattaforma 2meet2biz” afferma Dante Laudisa, CEO di Paradgmix srl. “In questa originale iniziativa troviamo i seguenti importanti ingredienti: l’innovazione digitale, l’adozione del nuovo modello di business, come la Digital Servitization, il controllo e monitoraggio del rischio e delle performance, la buona finanza utile e trasparente per supportare in modo sostenibile GBS nel suo percorso e la grande forza e resilienza imprenditoriale di segnare la vera svolta della servitizzazione del settore biomedicale e non solo”, conclude Laudisa.
Aggiunge Giovanni Lombardo, CEO di GBS: “Grazie al nostro team di ricerca e sviluppo abbiamo ideato un innovativo sistema integrato IoT 4.0 che consentirà, in ogni momento, il controllo ed il monitoraggio da remoto dei sistemi diagnostici e dell’intera sala esami. Questo sistema, integrato alla metodologia brevettata da Paradigmix per monitorare le performance dai contratti EaaS, garantirà alle controparti finanziatrici, ai centri diagnostici e, non da meno, ai pazienti che si sottoporranno agli esami, il corretto utilizzo e funzionamento dei sistemi, migliorerà le prestazioni sanitarie e ridurrà al minimo gli interventi di manutenzione. Questa soluzione è una vera e propria innovazione in ottica sostenibile perché la possibilità di intervenire da remoto ed il continuo monitoraggio riduce gli interventi tecnici on-site e prolunga notevolmente il ciclo di vita dei sistemi diagnostici”.