Coronavirus, il sito più letto è di un 17enne. «Ho rifiutato offerte milionarie». E in Veneto torna il Festival del Futuro

Il Festival del Futuro torna, nel 2020, con una nuova formula ibrida: un appuntamento fisico alla sua seconda edizione dal 19 al 21 novembre alla Fiera di Verona e con eventi collaterali a Vicenza e Brescia, ma ora anche una community online che vive tutto l’anno e fa incontrare l’Italia che innova. Il Festival, promosso dalla piattaforma di studio e divulgazione scientifica Eccellenze d’Impresa, Harvard Business Review Italia e Gruppo editoriale Athesis, alla prima edizione lo scorso anno ha riunito per due giorni alcune migliaia di persone tra imprenditori, studenti e ricercatori, al centro congressi della fiera scaligera per ascoltare oltre 40 docenti, manager e ricercatori che hanno preso parte a dibattiti e keynote speech, e per toccare con mano le tecnologie delle startup italiane che portano il futuro nel presente.

Nuovo magazine e community Experience The Future

Ora la formula vincente non cambia, ma cresce e si allarga: a partire da un nuovo magazine online da pochi giorni – festivaldelfuturo.eu – che racconta i macrotrends del futuro con una programmazione editoriale e social fatta di articoli, video, podcast e approfondimenti di grandi firme, incentrati su tecnologia e innovazione. A inaugurare il magazine una video-intervista esclusiva – la prima fatta da un sito italiano – ad Avi Schiffmann, il 17enne di Seattle che ha creato ncov2019.live, il sito più letto al mondo che raccoglie i dati sul Coronavirus. E che ha rifiutato offerte milionarie per mantenerlo gratuito e senza pubblicità: «Con questo sito voglio offrire informazioni accurate, non fare soldi facili. E ora lancio un nuovo progetto, il sito 2020protests.com che mappa le proteste in corso negli Usa per consentire ai cittadini di manifestare in sicurezza».

Il magazine costruirà nel corso dei mesi il fil rouge di una community, Experience The Future, che troverà online servizi a valore aggiunto costruiti in esclusiva per i suoi componenti. Uno spazio virtuale per aziende e startup e centri di ricerca pubblici e privati che possono già iscriversi gratuitamente, sempre allo stesso indirizzo web. L’obiettivo è favorire l’incrocio di competenze, creare opportunità di business, far dialogare imprese e investitori con gli esperti anche attraverso webinar: il primo si terrà il prossimo 25 giugno sul tema Il dopo-pandemia: dove va l’economia nel 2020 e 2021?

Il programma: un futuro a tre dimensioni

Il programma del Festival, in via di definizione, affronterà tre macrodimensioni del futuro: la dimensione planetaria; la dimensione socio-economica; la dimensione economica, finanziaria e d’impresa. «Al programma – spiega Enrico Sassoon, direttore di Harvard Business Review Italia e direttore scientifico del Festival – contribuiranno partner di grande importanza: Istituto Italiano di Tecnologia, Asvis, Università Bocconi, Università di Verona, Politecnico di Milano, Oxford Economics, Confindustria, Commissione Europea, Festival della Scienza. Assieme al loro contributo e a relatori provenienti da tutto il globo nel corso di tre giorni affronteremo i principali temi legati all’economia post-coronavirus e ai macrotrends che ogni anno vengono studiati e pubblicati da HBR».

Al programma scientifico si affiancherà quello di matching dedicato a investitori, startup, Pmi e centri di ricerca. «La nostra missione – spiega Luigi Consiglio, fondatore del network Eccellenze d’Impresa – è quella di far emergere e selezionare la migliore innovazione italiana mettendola in connessione con i grandi investitori europei. C’è un gap di conoscenza dell’innovazione italiana nel contesto globale che va assolutamente colmato. La presenza al tavolo di Festival del Futuro di importanti investitori internazionali è il primo passo di un percorso che siamo sicuri sarà lungo e fruttuoso».

L’iniziativa, nata in un triangolo strategico tra Verona, Vicenza e Brescia e proprio all’imbocco del corridoio del Brennero, punta ora a una nuova dimensione, potendo contare tra l’altro sulla partnership con i principali attori del territorio, dalle associazioni di Confindustria a Verona Fiere. «Una macroregione a cavallo di Lombardia e Nordest fatta di imprese dinamiche e internazionalizzate che ora ci chiede di superare questo momento difficile scommettendo su crescita e futuro – spiega Matteo Montan, amministratore delegato di Athesis -. È una spinta che esprime tutta la dinamicità di un’area geografica e culturale che assomiglia sempre più a una fabbrica intelligente diffusa di cui Athesis è non solo storyteller ma protagonista, grazie a grandi eventi come il Festival del Futuro».

 

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