Clima, la «scommessa» di Stefano Bernardi: un fondo da 25 milioni di euro per le startup

Un fondo di investimenti da 25 milioni di euro dedicato alle startup del climate tech. La data d’avvio ufficiale di Unruly Capital è il 16 novembre 2022, e l’obiettivo è già quasi raggiunto: Stefano Bernardi, venture capitalist italiano, insieme a Andrea Dusi, altra figura di spicco nel settore degli investing angel, hanno raccolto al momento partecipazioni per 18 milioni di euro. Il target prefissato, 25 milioni di euro, vedrà probabilmente il suo raggiungimento entro la fine del 2022. «Ho investito come angel negli ultimi 5 anni e ho capito che questo è quello che farò nella mia vita – ha spiegato Bernardi nel lancio social dell’operazione -. Quindi ho pensato che avesse senso strutturare meglio il mio impegno». Durante la sua strada Bernardi ha visto dei buoni esempi che lo hanno convinto a procedere. «In questi anni – ricorda – ho avuto il privilegio di vedere alcuni dei migliori imprenditori del settore climate tech costruire aziende straordinarie come Heart Aerospace, Pachama, Seaborg Technologies, Twelve e altre 50».

Oltre a Dusi nel nuovo fondo di investimenti sono coinvolti, oltre a Dusi, business angels quali Albert Wenger e Boris Wertz. Unruly Capital parla italiano, ma potrebbe farlo di più: al momento, delle 20 startup già all’interno, nessuna proviene dal Belpaese. Ma si punta a triplicare le presenze, arrivando a 60 startup entro il 2024. Bernardi ha però un obiettivo ben preciso dal punto di vista geografico: coinvolgere startup dal continente africano, là dove l’emergenza climatica si sta facendo sentire pesantemente. «Avevo finito le scuse per non lanciare il fondo su una questione che mi interessa – chiosa Bernardi -.Penso che ci sia anche una questione morale. Ma lo faccio anche perché mi diverte: è un modo sano di investire i soldi».

Qua per leggere il manifesto di Unruly Capital.

 

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