Chi è Vincenzo Di Nicola, il nuovo responsabile della trasformazione digitale all'INPS
Ingegnere abruzzese, 41 anni, e tanta esperienza in Silicon Valley dove ha ricoperto ruoli a Yahoo! e Microsoft. Vincenzo Di Nicola è il nuovo Responsabile per l’Innovazione Tecnologica e la Trasformazione Digitale all’INPS, l’istituto guidato da Pasquale Tridico che ha attraversato un 2020 difficile tra disservizi e polemiche legate a tutela della privacy e sicurezza del portale. «Io devo molto alla Pubblica Amministrazione – ha spiegato Di Nicola nel suo blog – Ci sono nato dentro: mia madre ha lavorato 34 anni al Telegrafo e allo sportello di Poste a Teramo, mio padre 33 anni all’ufficio anagrafe del comune di Teramo. La Pubblica Amministrazione mi ha fatto crescere sano, regalato una bellissima infanzia, e permesso di imparare l’Inglese con un viaggio studio premio per i figli dei dipendenti di Poste». Negli ultimi anni si è concentrato soprattutto sull’universo criptovalute tanto che nel 2016, a StartupItalia, dichiarò di voler aprire i bitcoin a tutti.
Per farlo Vincenzo Di Nicola ha fondato una startup fintech, Conio. «Negli anni – ha dichiarato – tanti prodotti sembravano ristretti solo alla cerchia “tech-nerd”». Secondo Gartner, Conio è tra le startup attive in ambito bancario più innovative al mondo. «Voglio che l’INPS sia un esempio virtuoso per tutta la Pubblica Amministrazione – ha spiegato Di Nicola dopo aver accettato l’incarico – e che ogni cittadino italiano tragga il massimo vantaggio dalle tecnologie moderne: non solo semplificando, ma anche rendendo più prospera la propria vita. Questa è l’essenza dell’Innovazione».
Tra i modelli a cui Vincenzo Di Nicola si ispira c’è Enrico Mattei, protagonista del secondo dopoguerra in Italia e figura decisiva per il mondo industriale del nostro paese. Nonostante i ritardi e le lacune, negli ultimi anni la pubblica amministrazione ha comunque fatto passi avanti, offrendo soluzioni digitali per semplificare la vita dei cittadini (si veda il caso di Caterina, l’AI conversazionale a disposizione degli abitanti di Siena). «Con Conio, nel settore privato, ho riportato vere competenze strategiche in Italia, creato lavori di alto profilo tecnologico, formato e dato opportunità preziose a tanti ragazzi dai 16 anni, generato ricchezza professionale e monetaria. Ora all’INPS, nel settore pubblico – ha concluso – miro a moltiplicare per 1000 questi risultati».