Round da 10,6 milioni per Caracol, la startup italiana della stampa 3D di grandi dimensioni

Caracol, startup italiana attiva nel settore della manifattura digitale, ha chiuso un round di investimento Serie A da 10,6 milioni di euro con Cdp Venture Capital e Neva Sgr, Venture Capital del Gruppo Intesa Sanpaolo, oltre a Primo Space Fund ed Eureka! Venture Sgr – fondi già presenti in Caracol.

I capitali raccolti, spiega la società il cui core business è costituito dalla stampa 3D di grandi dimensioni, serviranno a proiettare Caracol verso un futuro internazionale. È prevista l’apertura di due nuovi hub in Nord America e nel Medio Oriente, con team locali dedicati, con l’obiettivo di triplicare il numero di collaboratori fino a raggiungere i 120 nel 2024. «Questo round è il coronamento di un percorso di forte crescita, che ha portato alla validazione delle nostre soluzioni da parte di leader in settori come l’aerospazio e la nautica» commenta il Ceo e Co-founder di Caracol, Francesco De Stefano.

Nel 2022 Caracol ha triplicato il suo volume d’affari, grazie alla soluzione tecnologica di manifattura additiva di grandi dimensioni Heron Am. L’operazione è stata portata a termine grazie al supporto e coordinamento dell’advisor finanziario Growth Capital, insieme agli studi legali Fieldfisher, HiLex, Almasta e Linklaters.

«Grazie alla fiducia dei principali fondi d’investimento italiani – aggiunge De Stefano – ed il grande supporto ricevuto dagli advisor, coordinati da Growth Capital in quest’operazione, avremo ora la possibilità di accelerare l’espansione delle nostre soluzioni nei mercati globali, continuando a sviluppare e consolidare la tecnologia che traghetterà il mondo manifatturiero verso un futuro più efficiente e sostenibile».

Foto: il team di Caracol

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