Tutti i numeri del Biotech in Italia

Più di settecento aziende per un fatturato che, sebbene si stia stabilizzato negli ultimi anni, ammonta a undici miliardi di euro per tredicimila addetti impiegati. Dopo il rapporto elaborato da Federchimica Assobiotec, si ha un quadro più chiaro e definito del settore biotech in Italia. Decisamente in aumento gli investimenti in Ricerca e Sviluppo da parte delle aziende a capitale italiano, che nel 2019 registrano un incremento rispetto all’anno precedente pari al 23%.

Il biotech nel 2020

L’ambito in cui operano maggiormente queste aziende è quello sanitario, anche se il settore agrario e zootecnico sono in notevole espansione con un aumento degli investimenti pari rispettivamente al 64% e al 52%. Più dell’80% delle aziende biotech italiane sono di piccole e medie dimensioni, quindi con meno di cinquanta dipendenti. Il 96% del fatturato complessivo si concentra nelle aziende medie e grandi. Circa il 60% delle aziende si trova nel Nord Italia e le tre regioni più importanti per settore sono Lazio, Lombardia e Toscana, per una quota di fatturato e di investimenti pari al 75% concentrati in queste tre regioni

Il futuro è biotech?

«Quello delle biotecnologie è un settore che ha potenzialità straordinarie, confermate dagli strumenti che stanno permettendo al mondo di superare la pandemia – dichiara il presidente di Assobiotec, Riccardo Palmisano -. Dal sequenziamento del genoma del virus ai test diagnostici, fino al vaccino, tutte le risposte al covid 19 sono state biotecnologiche». La pandemia anziché diminuire l’attività e gli investimenti di queste aziende, gli ha rafforzati se non aumentati. Le aziende che hanno risentito di più la pandemia hanno potuto godere di ampi aiuti e sussidi statali. Per il 70% delle aziende invece il fatturato rimasto stabile o è aumentato.

 

Photo by National Cancer Institute on Unsplash

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