Barilla investe nel vertical farming: accordo con la startup Zero
Agricoltura sostenibile, al via nuova collaborazione tra il colosso Barilla e la star up Zero per la coltivazione di materie prime vegetali da utilizzare nella linea di sughi pronti. Cosa si intende per agricoltura sostenibile? Il «vertical farming» è un approccio innovativo all’agricoltura che prevede la coltivazione in ambienti indoor, fuori suolo e su più livelli, con il pieno controllo di tutte le variabili che determinano il processo di crescita della pianta.
Questo metodo consente di ottenere produzioni di qualità, con una drastica riduzione di ogni sorta di contaminazione, e al tempo stesso ridurre sostanzialmente il consumo di acqua (fino al 95% rispetto in meno rispetto all’agricoltura tradizionale) e di suolo. Inoltre, le produzioni “verticali” sono indipendenti dalla stagionalità e possono essere allestite ovunque: permettono di avere disponibilità di un prodotto fresco tutto l’anno e ridurre l’impatto della logistica del prodotto.
A fronte di tutti questi vantaggi, il vertical farming si è caratterizzato negli ultimi anni come uno dei trend di investimento emergenti. La sostenibilità economica complessiva di questa tecnologia di coltivazione, complessa e costosa, è però il fattore critico che spiega perché il vertical farming sia ancora un fenomeno limitato in termini di reale applicazione industriale.
L’accordo tra Barilla e Zero: gli obiettivi
In questo contesto generale si inserisce l’accordo di Barilla con Zero, un’innovativa azienda italiana fondata a inizio del 2018 che fonde competenze di agronomia, ingegneria e sviluppo software. Zero ha sviluppato una tecnologia proprietaria per la realizzazione modulare, su larga scala, di vertical farm. Grazie a un portafoglio di tecnologie brevettate, l’azienda è riuscita ad abbattere il costo di realizzazione degli impianti e al tempo stesso ad incrementarne la produttività e a rendere velocemente scalabile la capacità produttiva. Il primo progetto di esplorazione della tecnologia Zero nel mondo Barilla riguarderà la filiera produttiva di alcune delle materie prime vegetali – tra cui il basilico – utilizzate per la produzione dei sughi pronti Barilla.
«Abbiamo fondato Blu1877 con lo scopo di creare un ponte fra Barilla e l’ecosistema di startup che stanno innovando il settore alimentare poiché siamo convinti che l’evoluzione verso un futuro più sostenibile passi anche attraverso lo sviluppo di partnership e alleanze di questo tipo – sottolinea Michela Petronio, vice presidente di Blu1877 e corporate venture del Gruppo Barilla – Siamo molto soddisfatti di aver trovato in Zero un partner italiano, competitivo e con un elevato livello tecnologico, già impegnato in importanti sfide per il nostro Pianeta».
Daniele Modesto, amministratore delegato di Zero, ha aggiunto: «Siamo nati con la missione di rendere il vertical farming sostenibile e scalabile. Essere scelti da Barilla come partner per le iniziative di vertical farming non è solo un privilegio che, come attori italiani in uno scenario di concorrenti di tutto il mondo, ci rende orgogliosi; è anche la conferma che Zero sia riuscita a costruire una tecnologia in grado di garantire parametri di produttività, qualità e sostenibilità industriale ai vertici del settore e in linea con le esigenze della più esigente industria alimentare».