Aumento di capitale per Fybra, il sensore che monitora la qualità dell'aria in uffici e scuole
Nuovi investitori e partner industriali scelgono di scommettere su Fybra, il sensore in grado di migliorare la qualità dell’aria nei luoghi chiusi, come classi e uffici, segnalando grazie ad algoritmi predittivi e adattivi quando arieggiare per disperdere virus, CO2 e inquinanti, con un avanzato sistema di monitoraggio attraverso app e dashboard proprietarie.
È stato infatti perfezionato nei giorni scorsi un primo round di investimenti che ha visto l’ingresso di nuovi soci in Fybra srl, startup innovativa fondata dal Ceo Gaetano Lapenta e dal direttore tecnico Marco Scaramelli. I due imprenditori nei mesi scorsi sono stati protagonisti di un’operazione di management buyout che ha portato Fybra a ridefinire il suo rapporto con il Gruppo Focchi, di cui la società era nata come spin-off, e che conserva un’opzione di riacquisto di una quota minoritaria.
Il nuovo assetto di Fybra
Nel nuovo assetto di Fybra i due co-founder detengono il 50% delle quote e la compagine sociale è allargata a nuovi soci che hanno sottoscritto l’aumento di capitale, tra cui tre società che apporteranno, oltre ai capitali, solide competenze e relazioni nell’ambito dell’innovazione. Si tratta di WellD, software house svizzera, partner industriale di Fybra per il software; Delcon, pmi innovativa di Bergamo leader nella progettazione e produzione di software e dispositivi medicali, partner di Fybra in ambito firmware e produttivo; Blum, società di consulenza specializzata nel comunicare l’innovazione prodotta da Pmi, startup e centri di ricerca. All’operazione partecipano inoltre alcuni business angel attivi nel sostegno a startup tecnologiche. Fybra è stata accompagnata da Andrea Arrigo Panato dello Studio Panato Dottori Commercialisti e dall’avvocato Paolo Preda dello Studio Trevisan & Associati.
«L’aumento di capitale rappresenta un importante passaggio di crescita per una realtà che pochi mesi dopo il brevetto ha messo con successo sul mercato Fybra, un prodotto innovativo già adottato da numerose imprese e istituzioni – dichiarano i co-founder Gaetano Lapenta e Marco Scaramelli –. È una grande soddisfazione che i nuovi soci, importanti aziende e investitori, abbiamo creduto nelle potenzialità di Fybra apportando in prima persona competenze e relazioni a questo progetto: nel piano industriale ci sono ambiziosi obiettivi di crescita che passeranno per lo sviluppo e il lancio, a breve, di nuove soluzioni che puntano su una ripartenza in piena sicurezza anche negli ambienti indoor».
«WellD, con le sue competenze nell’ingegneria del software, ha contribuito a Fybra fin dalle sue prime versioni – spiega Luca Camerini, Ceo di WellD -. Con questa operazione intendiamo consolidare la collaborazione con i fondatori per massimizzare la qualità tecnica e l’esperienza d’uso del prodotto. Questo investimento rientra peraltro in una più larga strategia dell’azienda che punta ad espandere la sua offerta dal mercato dei servizi di sviluppo software a quello dello sviluppo di prodotti».
«Fybra rientra a pieno titolo nel nostro nuovo piano di investimenti nell’ambito dell’innovazione volto a valorizzare il know-how già sviluppato già in ambito sanitario da Delcon – dichiara Barbara Sala, Ceo di Delcon -. Supporteremo il progetto con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di un nuovo device di altissima qualità in linea con il nostro posizionamento».
«Abbiamo conosciuto Fybra in occasione della loro vittoria al Klimahouse Startup Award – dichiara Luca Barbieri, co-founder di Blum con Domenico Lanzilotta e Francesca Ponzecchi -. Da allora è iniziato un percorso di accompagnamento verso la crescita che ci ha poi portati a scommettere ulteriormente su un prodotto veramente innovativo: Fybra, unendo intelligenza artificiale, design e semplicità d’uso, ben rappresenta le potenzialità industriali delle startup italiane che con Blum vogliamo valorizzare sia in Italia che all’estero».