Transizione digitale: cancellato il ministero, Alessio Butti è il nuovo sottosegretario
Alessio Butti, senatore ed ex deputato di Fratelli d’Italia, è il nuovo sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alla Transizione digitale. Nella geografia del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, prende il posto del ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, ruolo ricoperto da Vittorio Colao durante il governo Draghi, e da Paola Pisano durante il governo Conte II.
Butti è il responsabile media e telecomunicazioni di Fratelli d’Italia. Si è distinto per posizioni “sovraniste” in ambito TLC, in particolare sulle due partite strategiche che hanno riguardato l’ex ministero, ora sottosegretariato, al digitale, ovvero il “Cloud di stato” e la “rete unica” della banda ultralarga, legate strettamente alla gestione dei fondi del PNRR.
Sulla banda ultralarga, Butti si è esposto contro l’attuale strategia governativa, fondata sul protagonismo di CDP e la sua controllata Open Fiber nella partita verso la creazione di un operatore unico, attraverso l’accorpamento della rete Tim. Il 29 maggio Cassa Depositi e Prestiti ha annunciato la firma di un protocollo di intesa non vincolante con Kohlberg Kravis Roberts, Macquarie Asset Management, Open Fiber (partecipata al 60% da Cdp Equity e al 40% da una società riconducibile al gruppo Macquarie), e Tim.
Il senatore Butti è l’ideatore di una strategia alternativa, il cosiddetto “Progetto Minerva”, che, come scrive il Sole 24 Ore, ipotizza un’offerta pubblica di acquisto da parte Cassa Depositi e Prestiti su Tim, abbinata alla contestuale cessione degli asset retail per scongiurare un blocco da parte dell’Antitrust. Insomma, il neo responsabile dell’innovazione del governo Meloni vedrebbe di buon occhio il protagonismo di Tim, e non di Cdp, nella nuova rete unica. Tim che a sua volta tornerebbe in mano pubblica, proprio entrando nell’orbita di Cdp.
Foto: Alessio Butti, dalla sua pagina Facebook ufficiale