Alba Robot e Hemera vincono ex aequo l'Italian Master Startup Award 2024
Alba Robot e Hemera sono state premiate ex aequo durante la 18esima edizione dell’Italian Master Startup Award (IMSA), una giornata dedicata alla sostenibilità e al supporto all’innovazione deep-tech. Questo premio, promosso dalla rete PNICube e organizzato in collaborazione con l’Incubatore del Politecnico di Torino I3P, con il supporto di Regione Piemonte tramite le risorse del Fondo Sociale Europeo Plus e il patrocinio di Ministero delle imprese e del made in Italy, MAECI, ASviS e Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Le due startup vincitrici operano in ambiti molto diversi ma condividono la stessa missione: restituire autonomia alle persone.
Hemera, startup del settore Life Sciences e Med-Tech, ha sviluppato REMaST®, una terapia cellulare all’avanguardia per rigenerare i tessuti neurali nelle lesioni del midollo spinale. Nata nel 2021 come spin-off dell’Università di Verona e dell’Università di Milano, Hemera si distingue per la sua ricerca innovativa nel campo della medicina rigenerativa. La CEO, Cristiana Vignoli, ha commentato il premio ricevuto: «un grande riconoscimento che arriva in un momento cruciale per Hemera che ha una raccolta capitali in corso. Abbiamo già un lead investor, e concludere nel minor tempo possibile il round significa poter attivare la procedura di autorizzazione presso l’Agenzia europea per i medicinali ed entrare finalmente in clinica per provare l’efficacia della nostra terapia».
Alba Robot, invece, si colloca nella categoria Industrial con la sua piattaforma di micro-mobilità. La startup offre soluzioni di mobilità assistita all’interno di strutture come aeroporti, ospedali e musei, migliorando l’accessibilità per le persone con difficoltà di movimento. Il Product Manager, Lorenzo Sabaini, dichiara: «Siamo orgogliosi di questo prestigioso riconoscimento che premia il lavoro fatto negli anni dal nostro team di 30 ingegneri under 30 sulle tecnologie estremamente innovative e sull’internazionalizzazione. Siamo certi che ci darà una spinta ulteriore per andare alla conquista di nuovi mercati, a partire dagli USA».
Nel suo intervento, Paola Paniccia, Presidente di PNICube, ha sottolineato come «Il venture capital tende spesso a concentrarsi su risultati a breve termine e nel settore dell’ICT. Noi, invece, ci impegniamo a sostenere anche le startup deep-tech, che richiedono maggiori investimenti e tempi di sviluppo più lunghi, aiutandole a uscire dai laboratori di ricerca. Un processo complesso per il quale è necessario un approccio sistemico all’innovazione e capacità di visione a lungo termine. Iniziative come quelle programmate da Invitalia con PNICube sono cruciali per affrontare queste sfide».
Giuseppe Scellato, Presidente dell’Incubatore I3P, ha ribadito: «È fondamentale che il sostegno a queste imprese, i cui risultati emergeranno nel tempo, diventi strutturale e uno degli asset principali della politica industriale del Paese. Il rischio altrimenti è che non raggiungano le risorse sufficienti per essere competitive rispetto alle startup estere».
Oltre ai premi principali, sono stati assegnati alcuni riconoscimenti speciali: Helios Domotics ha ricevuto il Premio Speciale Invitalia come migliore startup femminile, grazie alla sua innovativa soluzione per il monitoraggio dei consumi energetici. Heremos, oltre al premio principale, ha ottenuto una menzione speciale per le sue tecnologie indossabili dedicate al monitoraggio remoto dei pazienti. Infine, il Premio EIT Digital per la migliore startup nel settore ICT è stato assegnato a Young Platform, azienda attiva nel campo delle criptovalute.
Le startup finaliste avranno anche l’opportunità di espandersi a livello internazionale, grazie al supporto gratuito offerto da Business France, l’agenzia per l’internazionalizzazione dell’economia francese.