Opit, l'istituzione accademica guidata da Profumo che vuole cambiare la formazione universitaria
Nel contesto del grande cambiamento che sta caratterizzando il mondo del lavoro, con il 75% delle aziende che prevedono di utilizzare l’intelligenza artificiale in modo massivo secondo (dato World Economic Forum), è chiaro che le competenze tecniche e digitali stiano diventando sempre più cruciali. Le aziende si trovano nella necessità di adottare e implementare profili professionali in grado di affrontare le sfide della trasformazione digitale e della cybersecurity. E se oggi faticano a trovarle in futuro, per questioni demografiche (la popolazione invecchia, giovani e studenti saranno sempre meno), ne troveranno sempre meno.
In questo scenario in rapida evoluzione, il mercato del lavoro sta subendo una profonda trasformazione, con il rischio concreto di una carenza di professionisti qualificati. Tuttavia, vi è anche un’enorme opportunità di upskilling e reskilling per soddisfare questa domanda emergente.
È in questo contesto che, l’anno scorso, nasce Opit – Open Institute of Technology, un’istituzione accademica accreditata nell’Unione Europea, guidata da Francesco Profumo, ex ministro dell’istruzione e rettore di Opit, insieme a Riccardo Ocleppo, fondatore e direttore dell’istituzione. “Opit ha confermato sul mercato il presupposto sul quale è stata fondata: c’è un’enorme richiesta di percorsi di laurea online in ambito tech che uniscano qualità dell’insegnamento, innovazione del modello didattico, internazionalità e costi accessibili (4500 euro all’anno, ndr)”, commenta Ocleppo.
Fin dal suo approdo sul mercato, Opit ha ricevuto oltre 9.000 manifestazioni dirette d’interesse all’iscrizione, tra cui sono stati selezionati i 100 studenti che compongono le due classi inaugurali per la laurea triennale in Modern Computer Science e di quella magistrale in Applied Data Science & AI. Si tratta, in generale, di studenti e studentesse provenienti da 38 nazioni diverse, con percentuali molto alte dall’Italia e dall’Europa, rispettivamente il 41% e il 31%, e in misura minore ma significativa da altre parti del mondo: Nord America, Asia, Africa, America Latina e Medio Oriente.
Carenza di competenze: motivi e soluzioni
Ma qual è l’origine di questa carenza? “In parte l’inefficienza del sistema educativo italiano – sottolinea Profumo -. È evidente il divario tra il numero di studenti che superano l’esame di maturità e coloro che effettivamente si laureano. Questa inefficienza rischia di creare una grave carenza di laureati nel prossimo futuro, se non affrontata con interventi mirati. Opit si propone di colmare in parte questa lacuna offrendo lauree riconosciute a livello europeo, progettate per soddisfare il fabbisogno emergente delle aziende nei prossimi anni”. Le lauree offerte da Opit includono corsi con un focus sull’intelligenza artificiale non solo nelle discipline tecniche, ma anche in altri settori, riconoscendo l’importanza trasversale di queste competenze. Una delle caratteristiche distintive di Opit è la sua forte connessione con il mondo del lavoro. Il modello ibrido dell’istituzione combina una comunità di studenti online con la flessibilità necessaria per accelerare o prolungare il percorso accademico, rispondendo così alle esigenze individuali degli studenti.
Opit: numeri e offerta
Con un accreditamento a Malta e insegnamento in lingua inglese, Opit attrae docenti e studenti provenienti da oltre 30 paesi nel mondo, creando un ambiente accademico e professionale globale. “Il modello didattico di Opit – racconta Ocleppo – combina lezioni parzialmente sincrone e asincrone e offre una flessibilità senza precedenti. Inoltre diamo la possibilità di trascorrere un semestre in campus, arricchendo l’esperienza formativa degli studenti e promuovendo lo scambio culturale e professionale”.
A oggi Opit propone quattro corsi di laurea: la laurea triennale in Digital Business prepara i professionisti nel settore aziendale di oggi e di domani, fornendo competenze avanzate per sviluppare strategie, progetti, prodotti e startup in ambito digitale. Copre a 360° sia le parti tecniche che quelle business, con l’obiettivo di colmare il divario tra la pianificazione strategica aziendale e la sua effettiva attuazione nel contesto digitale odierno.
La laurea magistrale in Enterprise Cybersecurity integra formazione tecnica approfondita (crittografia, Network Security, Cloud & IoT security, Generative AI in Cybersecurity) con concetti manageriali e di leadership come la governance, il social engineering, il risk management, la compliance e la comunicazione interna. Il percorso pone una forte enfasi sull’applicazione pratica tramite case study, simulazioni e progetti.
La laurea magistrale in Applied Digital Business prepara per la dinamica economica digitale, con un focus su competenze tra cui il Digital Product Management, la Digital Transformation, Business modeling, Digital Marketing, Entrepreneurship, essenziali in aziende strutturate in fase di transizione verso il digitale, aziende già “digital native” o anche per fondare la propria startup.
La laurea magistrale in Responsible Artificial Intelligence è un percorso tecnico, che forma i professionisti dell’intelligenza artificiale del domani, coniugando in ogni corso competenze tecniche avanzate in ambiti quali il Machine Learning, la Computer Vision, il Natural Language Processing con le implicazioni etiche e human-centered.