Alperia, obiettivo sostenibilità: parte la corsa alla neutralità climatica
Tagliare le emissioni di anidride carbonica del 46% entro il 2027 e del 70% entro il 2031, raggiungendo la neutralità climatica entro il 2040, traguardo che anticipa di ben 10 anni gli intenti europei. Destinare l’80% degli investimenti previsti dal Piano Industriale 2020-2024 per soddisfare almeno 10 obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite. Tra le finalità anche l’uguaglianza di genere, il rafforzamento di politiche dedicate alla conciliazione tra lavoro e vita privata e, ancora, il congedo parentale per gli uomini passando da una media di tre a una di sei settimane.
Con questi numeri Alperia, azienda altoatesina leader nel campo dell’energia green, si è distinta tra le società italiane vantando primati di sostenibilità. È risultata infatti la prima realtà italiana tra gli Europe’s Climate Leaders 2023 pubblicati su Financial Times. Un importante riconoscimento per la multiutility che ha fatto della lotta al cambiamento climatico il suo punto di forza e il suo valore portante. La lista di società europee – nella quale il provider energetico risulta 55esimo e prima tra le aziende italiane – è stata stilata sulla base della riduzione dell’intensità di gas serra nell’arco di 5 anni. Il dato prende in considerazione sia le attività della società che l’energia utilizzata.
L’intensità è calcolata in tonnellate di emissioni di anidride carbonica equivalente a 1 milione di euro di ricavi. Alperia produce energia da fonti rinnovabili, gestisce la rete elettrica, si occupa di sistemi di teleriscaldamento, cura la vendita di energia e mobilità elettrica, sviluppa soluzioni per l’efficienza energetica e offre servizi per la decarbonizzazione. “La sostenibilità è nel nostro Dna. È il fondamento della nostra strategia aziendale e guida le nostre scelte di business. Il nostro impegno è di agire secondo principi di responsabilità ecologica e sociale e di efficienza economica, creando valore aggiunto per i territori in cui operiamo”, spiega Stefan Stabler, direttore Strategic Marketing & Communication di Alperia. Alperia prevede, infatti, 1 miliardo di euro di investimenti complessivi entro il 2027 con grande attenzione alle ricadute territoriali economiche e sociali. Il focus della crescita è incentrato sulla transizione energetica, prevedendo interventi nei settori tradizionali del Gruppo come generazione idroelettrica, distribuzione e teleriscaldamento, ma puntando anche all’ulteriore sviluppo della mobilità sostenibile – elettrica e a idrogeno – sia per l’infrastrutturazione, che per la realizzazione di soluzioni innovative, e dell’efficientamento energetico basato anche sull’intelligenza artificiale. Grazie ai propri valori fondanti Alperia è risultata anche, nel 2023, tra le prime dieci aziende italiane di energia e approvvigionamento di materie prime più attente al clima che hanno ridotto maggiormente il rapporto tra le loro emissioni di CO2 e fatturato. La classifica è stata stilata dal Corriere della Sera, Pianeta 2030 e Statista, azienda specializzata in ricerche di mercato ranking e analisi di dati aziendali.
NUMERI E DATI
Il 91 per cento dell’energia netta è prodotta da fonti rinnovabili. Al suo attivo, ora, la multiutility gestisce 35 centrali idroelettriche in Alto Adige, 7 centrali di teleriscaldamento con cui fornisce calore, 9.235 chilometri di rete elettrica di competenza e 380mila clienti.
Nel 2022 ha investito 17 milioni di euro per sviluppare progetti di innovazione per rendere più sostenibile e innovativo il territorio. Ha installato 33 colonnine hypercharger per un totale di 74 colonnine nella Provincia di Bolzano che, al momento, è il territorio più fornito e ottimizzato per la green mobility in Italia e in Europa.
Un’azienda attenta alle persone e che ha aumentato del 14% le ore di formazione del personale per accompagnarlo alla crescita professionale e che è riuscita a ridurre del 49% il tasso di infortuni o incidenti sul lavoro.
Un’azienda ambiziosa e che guarda avanti, che prova a superarsi provando a realizzare due impianti di idrogeno da fonti rinnovabili che prevedono quattro siti di distribuzione per autobus e camion più un altro sito provvisorio per le olimpiadi 2026.