Google, Microsoft e Apple incontrano 44 startup italiane a Smau San Francisco

Con un valore stimato di 2 trilioni di dollari contro la media globale di 28,6 miliardi, la Silicon Valley si conferma il primo ecosistema produttore di startup nel mondo: è quanto emerge dall’ultimo Global Startup Ecosystem Report redatto da Startup Genome. Ed è proprio a San Francisco, la cornice in cui è incastonata la Valle del Silicio, che Smau, piattaforma di matchmaking dell’ecosistema dell’innovazione, e ITA – Italian Trade Agency – dal 22 al 25 maggio porteranno la più grande delegazione italiana in trasferta composta da 154 persone tra startup, imprese, abilitatori e istituzioni. Una tappa, questa, che chiude in bellezza un roadshow internazionale che ha già toccato Parigi e Londra.

Teatro della manifestazione californiana sarà INNOVIT – Italian Innovation and Culture Hub, distretto tecnologico da poco inaugurato, con sede in un edificio storico nel cuore del centro finanziario della città, e hub strategico per la promozione dell’ecosistema economico, scientifico e culturale nostrano negli Stati Uniti.

«L’obiettivo di Smau San Francisco è favorire la nascita di una relazione continuativa tra Italia e Silicon Valley – dichiara Pierantonio Macola, presidente di Smau –, volta alla valorizzazione delle migliori soluzioni innovative capaci di rispondere alle più grandi sfide del nostro tempo, dall’utilizzo di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, all’efficientamento energetico, IoT, digital health, blockchain, mobilità elettrica, realtà aumentata, Risk Management, cybersecurity, economia circolare, supply chain collaboration e non solo».

Le startup e gli attori coinvolti

Inediti modelli di Open Innovation agevoleranno l’incontro tra le 44 startup presenti e le imprese dell’ecosistema italiano (tra tutte, Enel, Eni, Edison, Intesa Sanpaolo, Snam e Terna) con i maggiori player del mercato internazionale – grandi aziende (Amazon, Apple, Cisco, Google, Meta, Microsoft, Tesla, Uber), incubatori, acceleratori e investitori – con l’obiettivo di promuovere le migliori idee innovative provenienti dai mondi dell’intelligenza artificiale, Internet of Things, efficientamento energetico, mobilità elettrica, Web3, blockchain, cybersecurity.

Ci saranno la startup romana Bufaga che, attraverso un dispositivo installato sul tetto dei veicoli cattura e ricicla l’aria inquinata; l’anconetana Olivia che, con il suo software proprietario fornisce previsioni di domanda per i ristoratori con l’obiettivo di ridurre al minimo gli sprechi alimentari; la tarantina Asymmetrica, che prevede e fornisce soluzioni ai problemi tipici dei contesti urbani tramite una tecnologia a base di machine learning che analizza migliaia di video, comportamenti umani e oggetti in tempo reale; la bolognese Elevit, che progetta tastiere e pulsanti touch di design in vetro decorato.

E poi ancora la napoletana Cyberneid, che fonde intelligenza artificiale e identità elettronica per la firma dei documenti e un sistema di verifica dell’identità; la bolognese MyLime, che crea passaporti digitali per prodotti fisici sfruttando la tecnologia blockchain per tracciare sistemi e componenti originali; la milanese Flowtech, ideatrice della prima tecnologia di intelligenza artificiale capace di coniugare la comprensione degli aspetti logici con la comprensione di quelli emotivi, per fornire un’innovativa visione olistica dell’essere umano; la meneghina BitCorp, fondata da esperti di human intelligence e terrorismo che si occupa di pubblica sicurezza e protezione informatica per aziende.

L’elenco delle startup partecipanti prosegue con la partenopea HEU, che ha ideato un’unica piattaforma in cloud per la gestione dell’intero ciclo di vita di un qualsiasi contratto; la salentina Weave, che valorizza il talento e il tempo delle persone con algoritmi di machine learning per allineare carriere dei singoli e obiettivi aziendali; la capitolina Touch and Contact con TAC, il suo biglietto da visita green e digitale; la salentina Audioboost che, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale combinata con tecnologia di proprietà, trasforma i contenuti testuali in podcast e video.

E poi ci saranno Farzati Tech, Slidetheworld, MinervaS, Esthar, Butterfly Decisions, The thinking clouds, Screevo, Kay Systems, Fil Air, You Addict, Travel Verse, Ubisive, Profiter, Mindesk, Bricksensitive, Alkimia Energie, Forethinking, HT Materials Science Italy, Huna Srl, VLAB, Cynomys, Conversence, Next Vision, CODE RTD, RECARBON, Zero 3, Green Independence, INFINITYID, Liocreo, REIWA e Innovation Engineering, realtà che provengono dai settori attorno ai quali ruota il concetto di progresso della nostra epoca: energia, salute, agrifood, manifattura, mobilità, smart communities e non solo.

Assieme a corporate e startup, partecipano ai lavori anche cinque regioni italiane oggi tra le più dinamiche sul fronte dell’innovazione e startup: Regione Campania, Puglia, Emilia-Romagna, Lazio e Marche, ciascuna di esse presente con una propria delegazione di imprese innovative.

Il programma

Il calendario della manifestazione partirà il 22 maggio con il ricevimento serale presso il Consolato italiano a San Francisco. Il giorno successivo, a INNOVIT – Italian Innovation and Culture Hub, le 44 startup avranno l’opportunità di incontrare il pubblico di innovatori presenti interessati a intessere relazioni e partnership commerciali tra panel tematici e incontri one-to-one.

Il terzo e il quarto giorno saranno dedicati al tour dei luoghi dell’innovazione di San Francisco e della Silicon Valley che prevede visite a Stanford, 500 Global, Apple, Google, Cisco, SAP e Mind the Bridge.

«Siamo pronti per accogliere presso INNOVIT – Italian Innovation and Culture Hub, la tappa SMAU San Francisco, che sbarca in Silicon Valley per quattro giorni, con una così ampia e qualificata delegazione di start up, corporate e regioni italiane – dichiara Alessandra Rainaldi, Direttrice di ICE Los Angeles –. INNOVIT – nato nel 2021 su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e in collaborazione con ICE-Agenzia e con l’Istituto italiano di cultura – rappresenta il primo Hub italiano in Silicon Valley, che funge da vetrina per la promozione integrata del Sistema Paese, ma anche da facilitatore per l’accesso a servizi specializzati, capitali e networking per l’intero ecosistema italiano dell’innovazione nel mercato statunitense. Pertanto, è il luogo giusto dove presentare le tante idee e iniziative imprenditoriali innovative selezionate da SMAU ed ICE-Agenzia, nel quadro della tradizionale partnership che ci affianca da anni, su cui il nostro ufficio e l’intera rete ICE-Agenzia negli USA saprà garantire il consueto supporto, affinchè possano trovare adeguata accelerazione e accompagnamento nel mercato statunitense».

Foto di Hardik Pandya su Unsplash

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