Encubator, al via il nuovo programma di accelerazione per startup e spinoff ecologici

Prende il via oggi Encubator, il programma nato per individuare progetti tecnologici in ambito sostenibilità e valorizzare al massimo il loro potenziale, promosso da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, PoliHub – Innovation Park & Startup Accelerator e Politecnico di Milano.

L’obiettivo è quello di individuare team che stanno progettando tecnologie in grado di indirizzare le sfide sociali, ambientali ed economiche più pressanti del nostro tempo, supportandoli nella crescita attraverso programmi di accelerazione, grant e accesso agli investitori.

Encubator si rivolge a spinoff universitari o provenienti da centri di ricerca e a startup early stage italiane, europee e internazionali, capaci di offrire soluzioni alle principali sfide negli ambiti Climate Tech e sostenibilità per accelerare la transizione energetica verso un modello di sviluppo «carbon free» e rendere più sostenibili ambienti urbani e trasporti, per ridurre gli sprechi verso un modello di economia circolare.

Encubator, le fasi del programma

Con Encubator è possibile contribuire alla creazione di un futuro più sostenibile attraverso il proprio progetto: grazie a connessioni, metodologie, strumenti e finanziamenti i team saranno affiancati nel processo di validazione della propria idea di business e confronto con il mercato.

Le candidature sono aperte fino al 31 ottobre e il programma di accelerazione si concluderà a maggio 2023. Maggiori informazioni sul sito: https://startupencubator.com/it/le-challenge/.

Durante la finale di gennaio 2023, una giuria istituzionale costituita da rappresentanti del Politecnico di Milano, PoliHub e Camera di commercio e di ciascuno dei Partner e degli Sponsor del programma, oltre che da diversi esperti provenienti dal mondo dell’industria, del venture capital e della tutela della Proprietà Intellettuale, premierà i 7 migliori team.

I premi

Le 7 startup vincitrici potranno accedere a:

•  un grant in denaro del valore di 40mila euro di cui 25mila euro da investire per lo sviluppo del progetto e 15mila euro per usufruire del programma di accelerazione;

•  un programma di accelerazione gestito da PoliHub della durata di 4 mesi, a sostegno della crescita tecnologica e della validazione della struttura di business della startup;

•  un network di aziende, founder, mentor, subject matter expert e investitori del mondo imprenditoriale, dell’energia e dell’economia circolare;

•  un Demo Day, dove incontrare gli investitori e avere l’opportunità di intraprendere un percorso privilegiato per accedere a investimenti seed.

«La crisi climatica è sotto gli occhi di tutti, con conseguenze ambientali e sociali sempre più gravi. Impegnarsi per ridurne gli effetti è un obbligo ed è il momento di agire concretamente. Servono nuove tecnologie che tutelino le risorse naturali, soluzioni che non impattino sull’ambiente – afferma il CEO di PoliHub, Enrico Deluchi –. Sono le startup i soggetti migliori per portare sul mercato le nuove invenzioni, soprattutto quelle provenienti dalla ricerca universitaria. Siamo convinti che da Encubator potranno emergere nuove tecnologie capaci di ridurre le emissioni, di tutelare le risorse naturali e limitare l’impatto ambientale delle attività umane».

«Al via un programma di accelerazione in collaborazione con il Politecnico di Milano e PoliHub che interpreta i valori che la Camera di commercio esprime e intende far crescere – spiega Elena Vasco, Segretario Generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi –: innovazione, capitale umano, sostenibilità. Per questo il nostro impegno è focalizzato a far emergere e sostenere le startup che, con visione, talento e tecnologia, sono pronte a sviluppare modelli e soluzioni per rispondere alle sfide della transizione ecologica».

«La transizione verde è la grande scommessa del presente, là dove sostenibilità si intende non solo in termini ambientali, ma anche tecnologici, economici e sociali – aggiunge Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano –. È fondamentale che questi aspetti vadano tutti di pari passo. La ricerca può e deve individuare soluzioni all’avanguardia, ma è fondamentale che queste sappiano stare sul mercato, uscire dai laboratori, passare dalla sperimentazione all’attuazione. Iniziative come Encubator sono certamente importanti per lo sviluppo del territorio, ma serve un passo in avanti: serve la definizione di una politica nazionale, se non europea, in tema di innovazione e di startup per presidiare gli sviluppi tecnologici in chiave competitiva».

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