Talent Garden: «Il divario di genere si riduce: sempre più donne nella formazione digitale»

L’otto marzo e il divario di genere: tema ricorrente in occasione della festa della donna, che Talent Garden declina con ottimismo. Perché secondo il più grande player europeo nel settore della formazione digitale rileva come nei primi due mesi del 2022 a iscriversi ai suoi corsi sono in prevalenza le donne, pari al 60%. In particolare, i percorsi formativi maggiormente caratterizzati da una presenza al femminile sono quelli legati a: Digital Marketing, Design (UX e UI) e Digital Human Resource.

Un dato parziale, certamente, ma che se incrociato con un altro, il report “Gender in research” di Elsevier, mostra una tendenza comune: secondo questo studio è in crescita il tasso di presenza femminile nelle aree scientifiche e tecnologiche, salito al 44%. Tornando ai dati di Talent Garden, è donna il 65% dei partecipanti ai programmi di Digital Marketing. è di oltre il 70% la percentuale di donne iscritte ai master full time e part time in ambito design, come l’UX e l’UI master, che permettono di diventare esperti digitali specializzati nell’area dello sviluppo web, mentre un corso di formazione che vede quasi la totalità della presenza femminile (91%) è in Digital HR, che mira a formare un professionista in grado di utilizzare HR Analytics e strumenti di UX Design per migliorare l’esperienza dei candidati.

Formazione digitale, Austria e Danimarca al top per presenze femminili

Allargando lo sguardo all’estero, si vede che l’Italia ha in realtà ancora molta strada da fare per incrementare la presenza femminile nei settori tech. Nel 2022 in Talent Garden Innovation School Austria i corsi in User Experience full time e part time hanno la maggior rappresentanza femminile, rispettivamente l’85% e il 73% degli iscritti. In Danimarca, l’UX and Graphic Design Course conta addirittura il 95% di donne e solo il 5% di uomini tra i partecipanti, e una maggioranza femminile è presente anche nel Digital Marketing Course (60%) e nel Project Management Course (90%).

«Oggi più che mai l’obiettivo comune delle aziende deve essere la parità di genere e per superare questo ostacolo è necessaria tanta formazione STEM – afferma Giulia Amico di Meane, Global Director Talent Garden Innovation School –. Siamo molto felici di vedere una presenza femminile in crescita all’interno delle nostre classi, in particolare in un momento in cui, se l’importante investimento in arrivo dal Pnrr per finanziare l’innovazione genererà oltre 1,2 milioni di posti di lavoro entro il 2050, anche il futuro occupazionale delle donne è strettamente legato al loro accesso nelle aree STEM e alla necessità di colmare lo skill mismatch riferito alle materie in questione. Portiamo avanti un modello inclusivo che si pone l’obiettivo di contribuire a ridurre la disparità genere e speriamo di formare sempre più giovani donne, per un futuro in cui non sarà più necessario parlare di gender equality».

Foto: Giulia Amico di Meane, Global Director Talent Garden Innovation School

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