Premio Nazionale per l'Innovazione 2021: finale a Roma il 3 dicembre

Il Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI) avrà la sua finale per la prima volta nel Lazio, all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata il 30 novembre e il 3 dicembre 2021 e sarà dedicato alle migliori idee di impresa hi-tech, ospitando startup da 16 regioni italiane. “Dalla ricerca all’impresa per un futuro sostenibile” sarà il tema dell’edizione 2021 che si pone l’obiettivo di “innalzare il potenziale di crescita del sistema economico”, rafforzando i sistemi di ricerca e la loro interazione con il mondo delle imprese e delle istituzioni. La business plan competition vanta numerosi sponsor e promotori tra cui: PNICube, Regione Lazio, Lazio Innova, Unindustria, Gruppo Iren, Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Gilead Sciences.

PNI 2021, il programma

La prima giornata si svolgerà esclusivamente online, dalle 10 alle 17:30, mentre la seconda sarà sia in presenza che streaming. Numerosi investitori e “open innovator” nazionali e internazionali potranno accedere agli stand dei migliori progetti d’impresa innovativa, con i quali sarà poi possibile approfondire opportunità di business iscrivendosi alle sessioni di Business Match. Inoltre durante le due giornate si terranno numerosi panel di riflessione e confronto sul ruolo dell’università nel passaggio “dalla ricerca all’impresa” all’interno del nuovo contesto socio-economico creato dalla pandemia. La sfida finale e la premiazione avverranno il 3 dicembre dalle 9:30 alle 13:30. Al vincitore verrà assegnato il titolo di vincitore assoluto del PNI 2021, che garantirà all’istituzione accademica di provenienza la Coppa Campioni PNI, inoltre alle quattro migliori startup verrà assegnato un premio di 25.000 euro.

«La scelta di organizzare quest’anno a Roma, all’Università di “Tor Vergata il PNI– ha dichiarato il Rettore Orazio Schillaci – è testimonianza ulteriore della volontà di dare concretezza al valore della ricerca e dell’università per il progresso sostenibile, in un momento cruciale per la ripresa del Paese e dell’Europa. Si tratta di un’occasione importante anche per il confronto e la progettualità sui temi della cooperazione tra università e imprese, argomento urgente per il Paese e tra le priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».

«Siamo molto felici che quest’anno per la prima volta la nostra Regione ospiti il PNI” –ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Startup e Innovazione della Regione Lazio, Paolo Orneli –. Un’iniziativa importante che si inserisce appieno nella nostra convinta strategia di sostegno alle startup, veri ‘enzimi’ che accelerano la transizione verso un’economia nuova, più dinamica, creativa e sostenibile. Negli anni passati abbiamo messo in campo ‘Lazio Startup!’, programma ambizioso e articolato grazie al quale le startup innovative laziali sono passate dalle 49 del 2013 alle oltre 1.600 di oggi. E il nostro impegno non si ferma, grazie anche ai nuovi Fondi europei 2021-2027 in arrivo, con i quali metteremo in campo nuove azioni. Un esempio: la nascita di un nuovo hub regionale dell’innovazione e delle startup che avrà sede nel centro di Roma nel quartiere della Stazione Termini, in prossimità del Fondo Nazionale Innovazione che sta realizzando CDP».

«Un’irripetibile opportunità di sviluppo che anche la rete degli incubatori universitari è determinata a cogliere – ha sottolineato il Presidente di PNICube Alessandro Grandi nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – D’altronde, sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di innovazione, diffondere la cultura d’impresa in ambito accademico e favorire il rapporto tra ricercatori, aziende e finanza, sono da sempre le finalità del Premio Nazionale per l’Innovazione, e le startup nate dalla ricerca aiutano il Paese a rispondere alle sfide del presente e a costruire il futuro.»

Un percorso generativo unico a livello locale e nazionale, quello del PNI, che l’OCSE (Report, 2019) ha riconosciuto come best practice per la sua capacità di mettere in rete i network locali – enti pubblici, investitori, imprese dei territori e le 51 università aderenti al circuito – per la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità accademica. Dalla prima edizione, svoltasi nel 2003, il PNI ha selezionato e accompagnato al mercato 899 startup, circa 50 l’anno: «Un contributo strategico in innovazione e sostenibilità per uno sviluppo omogeneo delle regioni e dell’intero Paese – ha sottolineato la professoressa Paola Paniccia, coordinatrice per l’Ateneo di “Tor Vergata” del PNI 2021 e di Start Cup Lazio – che ci consente di poter affermare che grazie alla ricerca italiana ai giovani talenti possiamo costruire un futuro che sia davvero migliore per tutti».

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