Depurazione, la tecnologia di Iride Acque conquista gli investitori: raccolti 700 mila euro in dieci giorni

La tecnologia innovativa ed ecosostenibile per la depurazione delle acque di Iride Acque conquista gli investitori, al punto da raccogliere 700mila euro (e chiudere la campagna) in dieci giorni su CrowdFundMe, unica piattaforma di Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Private Debt) quotata a Piazza Affari.

La società guidata da Monica Casadei, premiata Tecnovisionaria 2020, ha quindi chiuso in anticipo il proprio crowdfunding, la cui scadenza era prevista per fine giugno. I fondi raccolti saranno impiegati per potenziare l’attività commerciale e di marketing, il settore tecnico, l’attrezzatura da campo e da laboratorio (con l’allestimento di un primo furgone per trattamenti a domicilio) e fare ulteriore ricerca sviluppo.

La bio di Iride Acque

La parmense Iride Acque è un’azienda che, in ottica di economia circolare, ha sviluppato e brevettato una tecnologia innovativa per depurare le acque reflue industriali e domestiche in situ, restituendo un prodotto con caratteristiche fisiche che lo rendono riutilizzabile nei medesimi cicli produttivi di origine o per usi alternativi.

Oggi, a differenza di quanto accadeva in passato, le industrie sono chiamate (e severamente sanzionate quando non lo fanno) a occuparsi del trattamento delle acque utilizzate nei loro processi produttivi prima del loro scarico e le tecnologie attualmente a disposizione spesso non sono in grado di offrire risposte soddisfacenti alle richieste del mondo produttivo, costringendolo spesso a smaltire i propri reflui presso impianti specializzati ed estremamente costosi.  Iride Acque risolve queste criticità, massimizzando i benefici ambientali e consentendo alle industrie di risparmiare.

Costituita nel 2015 da un gruppo di manager con oltre 20 anni di esperienza nello sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento delle acque reflue, l’impresa annovera tra i suoi clienti Cantina Colle Moro (che fa parte della cooperativa Caviro), Birrificio Del Ducato (Gruppo Duvel) e il caseificio Il Battistero (uno dei maggiori produttori italiani di Parmigiano Reggiano). Inoltre, la società ha registrato due diversi brevetti basati su due tecnologie di depurazione avanzate e collabora con il Dipartimento di chimica dell’Università di Parma. Ha poi sviluppato tre impianti di depurazione (uno dei quali è da installare) e avviato le trattative, con importanti realtà produttive italiane, per realizzarne altri due.

Iride Acque, che nel 2020 ha registrato vendite per 209mila euro, contro i 49mila del 2019, con un Ebitda di 24mila euro (10mila l’anno precedente) si muove in un mercato (quello della depurazione dei reflui industriali) che, a livello globale, incrociando diverse analisi (UBS – Ambrosetti – Fao – Agenzia europea ambiente), nel 2019, valeva 620 miliardi di dollari ed è visto in crescita del 20% nei prossimi anni.

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