Banda larga, Cdp sale al 60% di Open Fiber
Cassa Depositi e Prestiti investe ulteriormente nella digitalizzazione dell’Italia: via libera all’offerta di Cdp Equity per acquisire la maggioranza di Open Fiber, società della rete in fibra nata nel 2016 con l’obiettivo di diffondere l’internet veloce in tutta la penisola. Dopo un lunga trattativa con Enel ecco l’accordo: nuove risorse in arrivo per lo sviluppo d’infrastruttura strategiche e la digitalizzazione del Paese. Definiti gli accordi di governance con il fondo australiano Macquarie.
Cdp entra in Open Fiber: l’operazione
Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti ha dato il via libera a CDP Equity a presentare un’offerta ad Enel per l’acquisizione di una partecipazione del 10% di Open Fiber, in cui ha già il 50%. Una volta finalizzata l’operazione, CDPE potrà raggiungere la maggioranza del capitale della società per rafforzare il proprio sostegno a un’infrastruttura strategica di grande importanza per la digitalizzazione e la competitività del Paese.
Inoltre, CDP si è impegnata ad apportare nuove risorse prima del closing (circa 250 milioni), finalizzate a sostenere l’accelerazione del piano di sviluppo della rete infrastrutturale. L’operazione è coerente con la strategia di CDP quale investitore di lungo periodo in società operanti in settori e tecnologie prioritarie per il Paese. L’obiettivo è quello di estendere su scala nazionale una rete in fibra ottica aperta a tutti gli operatori, riducendo il digital divide.
La presentazione dell’offerta da parte di CDPE per acquisire la maggioranza in OF avviene a valle della decisione di Enel di considerare l’offerta presentata da Macquarie Infrastructure and Real Assets (Macquarie) per l’acquisto di una quota tra il 40% e il 50%. È stata inoltre autorizzata la sottoscrizione di un term-sheet vincolante con Macquarie per definire gli assetti di governance di OF successivi all’ingresso del fondo nel capitale. Il perfezionamento dell’operazione sarà soggetto all’autorizzazione delle Autorità competenti e alla sottoscrizione degli accordi definitivi tra le parti.
Il consiglio di Cdp Equity, inoltre, ha rivisto e inviato ad Atlantia la miglior offerta per Aspi. Nelle prossime ore Atlantia è chiamata ad analizzarla ed eventualmente approvare la cessione dell’88% di Autostrade per l’italia al consorzio guidato da Cdp con Blackstone e Macquarie. L’offerta finale ammonta a 9,1 miliardi di euro.