Plastica o indifferenziata? Te lo dice l'app: basta una foto del rifiuto
Quanto volte ci è capitato: e questo rifiuto dove lo butto? Negli ultimi anni la raccolta differenziata ha raggiunto numeri incoraggianti in Italia, crescendo in tantissimi comuni e mostrando un paese che ha a cuore una pratica fondamentale se si vogliono gestire in modo efficace e intelligente le risorse. Per chi, però, non è sempre ferrato di fronte al cestino, ecco un’app che può sciogliere ogni dubbio, semplicemente fotografando quel che bisogna buttare o anche il codice a barre del prodotto e lasciandosi consigliare dall’intelligenza artificiale. Si chiama Junker ed è un’app disponibile per Android e iOS sviluppata da una startup bolognese che ha sfruttato la tecnologia con l’obiettivo di venire incontro a una reale esigenza quotidiana.
La forza di Junker sta nella sterminata libreria di prodotti che conosce e che sa destinare al cestino della spazzatura giusto. In tutto sono 1,6 i milioni di prodotti che l’app sa leggere. Grazie poi a una mappa della raccolta differenziata, la startup ha arricchito la sua piattaforma mostrando agli utenti tutte le isole ecologiche nelle vicinanze, gli ecocentri e perfino i posti dove si raccolgono gli oli esausti. «Abbiamo lavorato molto per mettere a punto questa tecnologia sperimentale, basata su un sistema di apprendimento automatico che si evolve grazie alla collaborazione degli utenti» ha spiegato il Founder Giacomo Farneti. E siccome, a volte, le regole variano da comune a comune, l’app si tiene sempre aggiornata anche su questo fronte.
Durante l’emergenza coronavirus si è parlato molto anche di ambiente, dimostrando quanto salute e green vadano di pari passo. Lo smart working, ad esempio, è stato giudicato una scelta strategica per contrastare le emissioni ed evitare gli spostamenti inutili. Al tempo stesso la tecnologia può assecondare lo spirito civico che tanti cittadini mostrano quando vogliono fare la raccolta differenziata e hanno un dubbio sulla destinazione di un rifiuto.
L’app Junker è stata utilizzata finora da più di un milione di persone ed è tradotta in dieci lingue (oltre ad essere disponibile anche per le persone non vedenti). Una vera e propria community green ed ecologica che cresce e impara sull’app. Completa infatti l’offerta una serie di quiz per mettersi alla prova e diventare sempre più ferrati sul riciclo, facendosi portavoce di una pratica fondamentale, forse quella che più impatta sull’ambiente.