Coronavirus, 4 startup del turismo extra-alberghiero chiedono aiuto al governo

Quattro startup dell’accoglienza extra-alberghiera chiedono al governo misure di sostegno al comparto turistico colpito duramente dal Coronavirus e dalle misure di contenimento della malattia che da una settimana isolano e limitano le attività economiche del Nord Italia. Sono Sweetguest, Altido, Italianway e Wonderful Italy a sottoscrivere una lettera rivolta all’esecutivo nazionale, alla Regione Lombardia e al sindaco di Milano.

«Le aziende che scrivono, in larga parte startup innovative che hanno saputo nel corso del tempo raccogliere la fiducia di investitori e capitali, cosa non scontata nel nostro Paese, danno lavoro a oltre 1000 persone – si legge nel documento datato 28 febbraio -, tra dipendenti diretti e indotto, e arrivano a generare un giro d’affari che nel 2019 ha raggiunto i 45 milioni di euro. Il tutto costruito in meno di cinque anni».

La lettera prosegue così: «Chiediamo quindi al Sindaco di Milano, alla Regione e al Governo, soprattutto, di prevedere urgentemente misure a supporto e sostegno dell’intero comparto turistico: un visitatore – per piacere o per lavoro – è un valore culturale, sociale ed economico per il territorio, non solo per il proprietario o gestore delle mura in cui passerà la notte».

Secondo le quattro startup «l’Italia deve ripartire subito, e unire alle giuste misure precauzionali e di limitazione del contagio, che anche noi seguiamo con attenzione, un’inversione di tendenza rispetto alla comunicazione laddove questa abbia avuto toni eccessivi, mostrando l’ltalia per quello che è: un Paese forte, avanzato e sicuro che fa del turismo e dell’ospitalità l’ossatura della propria immagine nel mondo e di una parte importante della propria economia».

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