Fare trading con i diritti musicali, la sfida di ANote Music

La musica produce royalties, divise tra chi ne detiene i diritti, e il loro valore è soggetto a continue oscillazioni basate sulle aspettative di futuri ricavi. Esattamente come le azioni. Da questa somiglianza nasce ANote Music, il primo market in cui comprare e vendere diritti musicali.

La startup è stata fondata nel 2018 da Marzio Flavio Schena e Matteo Cernuschi, due giovani milanesi di formazione finanziaria, e Grégoire Mathonet, giovane belga laureato in ingegneria informatica.

ANote consente a chiunque di investire direttamente in canzoni, che generano guadagni ogni volta che vengono ascoltate, in ogni parte del mondo: negozi, ristoranti, radio, YouTube, Spotify, Pandora, colonne sonore, spot pubblicitari. Guadagni per gli autori, per chi ne possiede i diritti e per chi ci ha investito.

Una vera e propria borsa valori della musica, che rappresenta un ponte tra chi investe e chi detiene i diritti musicali, dando accesso a una forma di investimento innovativa, lontana dai tradizionali strumenti finanziari.

 

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