Direttiva copyright, gli industriali Ict: «Danneggerà il mercato digitale»
La discussa direttiva sul copyright approvata dal Parlamento europeo non divide trasversalmente solo la politica, ma anche il mondo degli industriali italiani. Gli editori della Fieg, tra i principali promotori dell’iniziativa che nella loro ottica punta a limitare lo strapotere delle piattaforme digitali sulla stampa, si dicono comprensibilmente soddisfatti.
Opposta è la posizione di Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria che rappresenta le aziende dell’Ict, ovvero l’informatica. Secondo cui la nuova direttiva andrà a danneggiare l’economia digitale. Nonostante l’aspetto positivo, secondo l’associazione, dell’esenzione del text and data mining, ovvero l’estrazione ed elaborazione di dati dal web, dal perimetro della norma.
Per il presidente di Anitec-Assinform, Marco Gay, «le nuove tecnologie sono da sempre state al fianco dello sviluppo della cultura e della creatività. L’innovazione digitale ha permesso ai cittadini che ne hanno beneficiato una crescita culturale e lo sviluppo di nuovi modelli di business. Creatività e cultura sono valori che dobbiamo difendere sia a livello nazionale che europeo. Accogliamo con favore l’esenzione del “text and data mining”, che garantirà, come abbiamo più volte richiesto, le opportunità di crescita per la ricerca e lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale in Europa».
Il giudizio sostanzialmente negativo però non cambia: «Tuttavia, riteniamo, ancora una volta, che la direttiva nel suo complesso andrà a danneggiare il mercato digitale italiano e europeo – afferma Gay -. Riteniamo infatti che sarà molto difficile rispettare l’incerto e oneroso quadro di obblighi e responsabilità affidati alle piattaforme digitali. Per la nostra associazione sarà fondamentale la fase dell’implementazione, che seguiremo con attenzione, per la salvaguardia sia della libertà di parola dei cittadini, che della libertà delle aziende di fare business online incoraggiando i giovani ad essere creativi ed innovatori».
Foto: una protesta contro la direttiva sul copyright, by Waldemar Brandt on Unsplash