L’innovazione che spinge il manifatturiero: così cresce la concia in Italia

Continua a crescere la produzione conciaria italiana (+5% nel primo semestre 2018 rispetto al corrispondente 2017), trainando il comparto a livello europeo insieme a Francia, Spagna e Germania. La chiave? Mettere insieme tradizione e innovazione. La pelle italiana consolida il suo primato mondiale per qualità delle produzioni e fatturati. I suoi ricavi complessivi rappresentano il 65% del totale Ue e il 19% di quello mondiale.  Questi alcuni dei dati sul settore resi noti a Milano a Piazza Affari nella sede di Borsa Italiana nel corso della presentazione della novantacinquesima edizione di Lineapelle, il più importante salone mondiale della pelle e di tutto il settore della fornitura di materiali, componenti e accessori, promosso da Unic in programma  da martedì 25 a giovedì 27 settembre a Fiera Milano Rho.

«Innovazione, qualità e sostenibilità sono i parametri con cui confermiamo la nostra leadership internazionale. Il nostro è un settore che ha saputo anticipare le sfide dell’Industria 4.0 per essere sempre più competitivo – ricorda il presidente di Unic e Lineapelle, Gianni Russo –. Per cogliere l’obiettivo lavoriamo ogni giorno per anticipare tempi e tendenze, contribuendo a costruire anche percorsi formativi adeguati all’evoluzione tecnologica in atto, pur senza sradicarci dalla nostra grande, prestigiosa tradizione manifatturiera e artigianale».

«È un momento importante per un settore –  ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia – che è una delle dimensioni dell’eccellenza del Made in Italy.  Quando entrano in gioco bellezza ed equilibro, entra in gioco l’Italia. Lo abbiamo celebrato anche nell’occasione di Milano XL con la suggestiva installazione alla Galleria di Arte Moderna di Via Palestro. Lineapelle rappresenta uno specchio dell’eccellenza dell’Italia nel mondo. Un mondo fatto di mercati globali, e i mercati globali sono mercati di nicchia e i mercati di nicchia sono mercati per noi italiani. Le aziende del vostro settore esportano oltre il 70% del loro fatturato. Un’immagine dell’Italia: un Paese che troppo spesso si appiattisce sul presente, si convince delle critiche e ha una percezione di sé peggiore di quella che il mondo ha di noi stessi».

«Lineapelle- ha concluso Boccia- mette in tutti noi una dimensione di ottimismo della volontà e ci spiega perché siamo la seconda manifattura d’Europa. Basta frequentare quella che sarà Lineapelle per capire cos’è l’Italia nel mondo. Noi siamo orgogliosi di rappresentare quest’industria, il futuro dell’Italia. Un’Italia senza materie prime che deve all’industria e all’export gran parte della sua ricchezza».

Valentina Sidoti (Head of institutional Investors, Markets Analysis e Regulation presso Borsa Italiana – London Stock Exchange Group e Responsabile del Progetto Rivelazioni), insieme con il presidente di Unic e Lineapelle Gianni Russo, ha annunciato l’adesione di Unic-Concerie Italiane al progetto Rivelazioni-Finance for Fine Arts, promosso da Borsa Italiana grazie alla quale è stato restaurata l’opera “Giuditta” di Nicolas Régnier delle Gallerie dell’Accademia di Venezia  che sarà in mostra nei prossimi giorni nella BIG – Borsa Italiana Gallery, lo spazio espositivo all’interno di Palazzo Mezzanotte.

«Rivelazioni – Finance for Fine Arts – ha commentato Sidoti –  è un progetto rivolto alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano attraverso il restauro di opere dei principali musei del Paese, un modo per sostenere il patrimonio di creatività e competenza alla base del successo del Made in Italy nel mondo. Consente di ottimizzare il meccanismo di raccolta fondi attraverso la proposta di più opere con costi di restauro differenti, facilitando la relazione tra mecenate e museo e semplificando le modalità di donazione. Borsa Italiana, inoltre, promuove il progetto presso il proprio network nazionale e internazionale. Unic ha risposto con generosità al nostro invito a partecipare al progetto. Questa collaborazione è un bellissimo esempio di affinità di intenti e di valori nel promuovere il Sistema Italia e che oggi celebriamo qui in Borsa Italiana».

«Lineapelle95 –  ha spiegato Russo nel suo intervento –ha già segnato dei record. Dal numero degli espositori (1.306) alla dimensione dell’allestimento (oltre 48.500 metri quadrati). Oltre 20 mila i visitatori attesi, provenienti da 110 Paesi. Su scala mondiale, il settore è formato da circa 50 mila aziende, per più di un milione di occupati e un giro d’affari superiore a 150 miliardi di dollari. Nel corso della tre giorni saranno presentate le tendenze stilistiche autunno/inverno 2019-2020, elaborate dal Comitato Moda di Lineapelle».

«Grande novità di Lineapelle95 – continua Russo – sarà un focus permanente sull’innovazione. Un hub all’interno del quale 40 relatori di altissimo profilo provenienti da tutto il mondo, istituti di R&S specializzati, aziende altamente innovative, presenteranno lavori, competenze, prodotti, dalla ricerca in laboratorio a soluzioni già completamente industrializzate. Un’opportunità straordinaria per approfondire temi di sempre più stringente attualità come il rapporto tra moda e biotech, i materiali del futuro, l’economia circolare, l’industria 4.0, le capacità e le competenze necessarie per l’impresa rivoluzionata dall’integrazione digitale nei suoi processi, nei suoi prodotti, nei suoi assetti organizzativi».

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