
Politiche pro-startup: in Italia applicate al 48%, in Europa al 61%. I dati dello Startup Nations Standards Report 2024
Lo Startup Nations Standards Report 2024, presentato lo scorso 21 febbraio a Stoccolma dall’Europe Startup Nations Alliance (ESNA), attore chiave nella promozione e nel sostegno dell’ecosistema startup europeo, fornisce un’analisi dettagliata dei progressi compiuti da 24 Paesi europei nell’adozione di politiche startup-friendly, con riferimento agli 8 standard condivisi nel documento costitutivo dell’Alleanza del 2021. Il report, annunciato da InnovUp, Italian Innovation & Startup Ecosystem, l’associazione che dal 2012 rappresenta e unisce la filiera dell’innovazione italiana, nominata dal MIM quale referente ESNA italiano, indica che l’Italia migliora, in alcuni ambiti chiave, nell’attuazione di strategie a supporto dell’ecosistema startup, ma restano degli importanti margini di miglioramento.
Il quadro europeo
L’Europa ha raggiunto un livello medio di realizzazione del 61% delle politiche startup-friendly. Progressi evidenti soprattutto nell’accesso ai finanziamenti, con un tasso di attuazione del 72%, e nell’attrazione dei talenti, con il 64% delle misure adottate. Migliora anche la digitalizzazione delle procedure amministrative per le startup, con il 70% di realizzazione nei Paesi europei, mentre il processo di creazione d’impresa è stato semplificato in molti Stati.
Persistono difficoltà nell’armonizzazione delle normative e nell’accesso agli appalti pubblici per le startup, con alcune nazioni ancora lontane dagli standard auspicati.
La situazione italiana
In Italia viene registrato un tasso fermo al 48% nell’adozione di politiche a sostegno dell’innovazione, ma il report restituisce un’immagine contrastata del paese, tra punti di forza e criticità. Emergono infatti risultati incoraggianti in alcuni contesti rilevanti, ma si riscontrano ancora importanti limiti in sfere essenziali.
L’accesso ai finanziamenti si attesta al 67%, grazie agli incentivi fiscali per gli investitori, potenziati dal recente Scaleup Act. Si registra un notevole miglioramento nell’adozione dello standard relativo alle stock options, che raggiunge il 92% e cresce il livello di digitalizzazione, con l’adozione di politiche dello standard digital first per il 71%.
La creazione di nuove startup in Italia, invece, rimane un iter complesso, con un livello di realizzazione del 15% soltanto, uno dei più bassi in Europa. L’accesso agli appalti pubblici per le startup è ancora limitato (21%) e ciò riduce le opportunità di collaborazione con le istituzioni. Infine, l’attrazione di talenti internazionali si conferma una tematica da sviluppare, con un tasso di implementazione di poco meno del 40%, in controtendenza rispetto al dato europeo che si attesta intorno al 60%. Questa stima evidenzia la necessità di politiche più incisive per rendere l’Italia un hub di riferimento per innovatori e imprenditori globali.
Giorgio Ciron, direttore di InnovUp, ha commentato: “Il SNS Report 2024 conferma che l’Italia – anche grazie al recente Scaleup Act – ha compiuto passi avanti significativi nella digitalizzazione e nelle politiche fiscali a sostegno delle startup, ma evidenzia la necessità di accelerare su aspetti strategici come la semplificazione burocratica e l’attrazione di talenti”.